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Ciclismo

Coppa del Mondo ciclocross 2020: van der Poel assente a Nommay, Iserbyt e Aerts favoriti

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Torna domenica, dopo tre settimane di stop, la Coppa del Mondo di ciclocross 2019-2020 con la penultima tappa che si svolgerà a Nommay, in Francia. Assente Mathieu van der Poel, il quale si è preso una settimana di pausa per preparare il Mondiale che si svolgerà tra 15 giorni a Dubendorf, in Svizzera. I favori del pronostico, dunque, saranno dalla parte di Eli Iserbyt (Pauwels Sauzen-Bingoal), il belga che ha conquistato le prime tre prove della Challenge targata UCI, ma che è a digiuno di vittorie da oltre due mesi e mezzo, cioè da quando ha esordito il Campione del Mondo, che si è rivelato essere la sua vera kryptonite.

Il suo rivale principale sembrerebbe essere il leader della manifestazione Toon Aerts (Telenet Baloise Lions), il quale è tornato bene dall’infortunio patito il mese scorso a Namur, come dimostra il terzo posto colto al campionato belga e il 5° ottenuto a Otegem, ma ancora non è al 100%. Il fiammingo, oltretutto, è l’unico al via tra i corridori arrivati sul podio a Nommay l’ultima volta che la Coppa del Mondo ha fatto tappa qua (nel 2018). Questo tracciato, peraltro, è particolarmente caro alla famiglia Aerts dato che Thijs, fratello e compagno di squadra di Toon, vi ha vinto sia da juniores, nel 2014, che da U23, nel 2018. Ad ogni modo, è difficile pensare che possa cogliere un risultato migliore di una top-10.

Ottime chance almeno di podio per Tim Merlier (Creafin), di recente 4° al campionato belga e 2°, dietro a van der Poel, a Otegem. Il possessore del titolo nazionale su strada, inoltre, ha già dimostrato buon feeling con il circuito di Nommay nel 2018, quando fu 4°. Ha un buon rapporto con questo tracciato anche Michael Vanthourenhout (Pauwels Sauzen-Bingoal), il quale qua fu 5° nel 2018 e 3° da U23 nel 2014 e anche per lui un posto tra i primi tre, data la gamba palesata di recente, potrebbe essere alla portata.

Non è, invece, il percorso preferito del nuovo campione del Belgio Laurens Sweeck (Pauwels Sauzen-Bingoal), che a Nommay fu 6° sia da U23 nel 2014 che da Elite nel 2018. Laurens, però, è un grandissimo talento, e chi lo conosce bene dice di lui che è troppo buono per lo sport professionistico, ma che il successo di settimana scorsa, ottenuto con una prova di forza eccezionale, spazzando via anche il compagno Iserbyt, potrebbe essere un momento di svolta nella sua carriera.

Hanno qualche chance di podio, inoltre, anche il duo Tormans composto dal belga Quinten Hermans e dal neerlandese Corné van Kessel, il vincitore della Coppa del Mondo 2013-2014 Lars van der Haar (Telenet Baloise Lions) e il compagno di Merlier Gianni Vermeersch, 3° lunedì a Otegem. E’ un po’ un’incognita, invece, il britannico Tom Pidcock (Trinity), il quale qua non ha mai gareggiato e dopo il 3° posto colto a Baal il 1° gennaio non ha più attaccato il numero alla schiena se non in occasione del campionato nazionale del Regno Unito, una gara chiaramente poco indicativa. Certo, date le sue qualità una grande risultato può farlo, ma bisogna anche considerare che, avendo lui saltato le prime tre prove di Coppa del Mondo, sarà costretto a partire dalle retrovie poiché non ha molti punti in classifica generale.

Per quanto concerne la prova femminile, invece, la grande favorita è la fuoriclasse neerlandese di origini dominicane Ceylin del Carmen Alvarado (Alpecin-Fenix), fresca di successo nel campionato nazionale e imbattuta dal 29 dicembre. L’unica rivale credibile, date le assenze di Lucinda Brand, Yara Kastelijn e Sanne Cant che diserteranno la prova per preparare il Mondiale e quella dell’infortunata Marianne Vos, è la connazionale Annemarie Worst (777), prima minaccia alla leadership di Ceylin in classifica generale e ultima capace di batterla all’Avondcross di Diegem tre settimane fa.

Data l’avaria di grandi nomi, hanno buone chance di podio le due azzurre più forti, vale a dire Eva Lechner (Creafin), laureatasi campionessa d’Italia per l’undicesima volta in carriera settimana scorsa a Schio, e Alice Maria Arzuffi (777). Le due, nel 2018, qua a Nommay furono rispettivamente settima e sesta. La rivale più temibile in ottica top-3 per le due rappresentanti del Bel Paese è probabilmente la campionessa del Mondo U23, nonché neo campionessa neerlandese di categoria, Inge van der Heijden (CCC).

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luca.saugo@oasport.it

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Foto: Twitter UCI Cyclocross

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