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Biathlon, a Pokljuka sarà finalmente sfida vera tra Johannes Bø e Martin Fourcade. Il francese resta favorito nella 20 km

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Forse, finalmente, ci siamo. L’intera stagione 2019 del biathlon è passata con il norvegese Johannes Thingnes Bø letteralmente dominante, ad aspettare una reazione da parte del sette volte vincitore della Coppa del mondo Martin Fourcade che non è mai arrivata. L’inizio del nuovo inverno ha ricalcato più o meno questa falsa riga, poi, nelle prime settimane di questo 2020, il transalpino ha approfittato al meglio dell’assenza del rivale causa nascita del primogenito per tornare il gigante del passato. Ma ora il momento dell’atteso scontro titanico tra i due potrebbe essere finalmente arrivato.

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A Pokljuka (Slovenia) il detentore della sfera di cristallo ha confermato la presenza e potremmo finalmente assistere dunque a uno degli scontri più affascinanti di sempre nelle discipline olimpiche invernali. Due atleti diversi, con interessi diversi, caratteri diversi e mentalità diverse. Eppure capaci di portare ai massimi livelli la disciplina monopolizzando i duelli nelle ultime stagioni. Eppure, uno contro l’altro al top della forma, il fato non ce li ha finora mai regalati. Il programma del weekend sarà particolarissimo, non ci sarà la consueta sprint ma un’individuale (oggi), le staffette miste e una mass start a chiudere. Fourcade ha centrato 78 bersagli su 80 nelle due tappe tedesche, staffette incluse, e con il ritrovato passo sugli sci è lecito aspettarsi che sia lui a partire con i favori del pronostico quantomeno per la 20 km che scatterà alle 14:15. Il francese va a caccia del quindicesimo successo in carriera nel format ed è già ampiamente il numero 1 all time per successi nelle prove a distanza più lunga del biathlon e per capire la sua dominanza in tale contesto basta pensare che tra Pokljuka e i prossimi Mondiali ad Anterselva potrebbe doppiare il secondo di questa particolare classifica che è, naturalmente, il norvegese Ole Einar Bjørndalen.

I possibili outsider sono i soliti mastini francesi (Quentin Fillon Maillet, Simon Desthieux, Emilien Jacquelin) che in caso di ottima giornata al poligono hanno già dimostrato di poter ampiamente competere col loro capitano sugli sci stretti e in termini di rilascio colpi. I russi Alexander Loginov e Matvey Eliseev andranno ancora una volta all-in sulla precisione ma la condizione non pare essere sufficiente per impensierire i due extraterrestri anche con un eventuale errore in meno. La Germania si affiderà con ogni probabilità al più preciso dei suoi rappresentanti, Arnd Peiffer, a meno di clamorosi exploit in piedi di Benedikt Doll o Johannes Kuehn (che, però, ha già trovato un 20/20 questa stagione in occasione della mass di Annecy).

E l’Italia? L’avvio del nuovo anno solare è stato semplicemente disarmante per Lukas Hofer che sta sparando di poco sopra il 50% dall’ultima prova di dicembre. Fondamentale ritrovare qui le giuste sensazioni per preparare meglio l’avvicinamento all’appuntamento iridato. Dominik Windisch è stato il migliore degli azzurri a Ruhpolding ma le percentuali continuano a essere tutt’altro che eccellenti anche per lui e probabilmente questa 20 km non arriva nel momento migliore per le nostre due stelle, mai troppo in sintonia con il format.

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michele.brugnara@oasport.it

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Foto: LaPresse

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