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Atletica, Mondiali 2019: le pagelle degli azzurri (2 ottobre). “Davide Re leone”: finale sfiorata ma che grinta! Brava Pedroso

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Per un soffio, 8 centesimi, Davide Re fallisce l’obiettivo finale nei 400 piani ma merita l’onore delle armi l’azzurro che ha combattuto a livello del personale che è anche record italiano, incappando in una gara dal livello medio altissimo. Bene anche Pedroso nella semifinale dei 400 ostacoli: buona gara ma niente finale come per Folorunso e come Fofana nei 110 ostacoli, mentre Osakue resta lontana dal personale. Ecco i voti degli azzurri in gara oggi.

DAVIDE RE 8: E’ vero, quegli 8 centesimi bruciano non poco perchè aveva tutte le carte in regola per essere il primo azzurro in finale nei 400. Invece l’urlo resta strozzato in gola ma il nono posto non cancella la grande prova di Davide Re che studia da leader del movimento italiano dell’atletica leggera. Una gara giudiziosa, studiata a tavolino e realizzata perfettamente con un rettilineo finale da favola a confermare quanto di buono aveva mostrato in batteria. Seriviva il record italiano per entrare nella storia ma Re nella storia c’è già per una staione che lo consacra più grande di tutti i tempi in Italia nei 400 e lo lancia verso l’elite mondiale di questa specialità. Un gradino è stato salito, la speranza è che il secondo possa salirlo il prossimo anno e se dovesse riuscirci, Doha potrebbe diventare un dolce ircordo. Oggi brucia.

AYOMIDE FOLORUNSO 5.5: Spende tanto, troppo nella prima parte di gara l’azzurra e arriva al rettilineo finale senza la benzina necessaria per gareggiare sui suoi livelli migliori e magari andare a strappare il posto in finale. Per 300 metri Folorunso illude e si illude, poi traballa negli ulimi tre ostacoli e si peggiora rispetto a ieri. Non è al meglio della condizione ma un miglioramento rispetto al giorno precedente con una finale in palio era auspicabile.

YADISLEIDIS PEDROSO 6.5: La prestazione che non ti aspetti. Combvatte duramente l’azzurra di origini cubane e alla fine va a strappare un bel quarto posto nell’ultima semifinale, con una bella fase conclusiva della gara che però non le permette di superare la giamaicana al suo fianco. Al termine di una stagione travagliata disputa la sua migliore gara e merita gli applausi.

HASSANE FOFANA 5.5: Il record italiano resta lontano e anche il tempo fatto segnare lunedì in batteria resta un miraggio. Commette un sacco di errori in una semifinale dove serviva la gara perfetta o addirittura qualcosa in più per compiere il miracolo. Abbatte il primo ostacolo e poi passa tutta la gara a rincorrere l’assetto giusto. Nonostante questo esce un 13″52 discreto, normale. C’è materiale su cui lavorare e costruire un buon futuro.

DAISY OSAKUE 4.5: Si chiude senza gloria una stagione in chiaroscuro per la discobola azzurra che aveva illuso tutti vincendo le Universiadi a Napoli ma poi, anche a causa di problemi fisici, si è fermata lì. Condizione approssimativa e gara deludente con un solo lancio, il primo, buono ma lontano quattro metri dal personale e così la finale mondiale resta un miraggio.

 

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Foto Fidal Colombo

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