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Biathlon, IL DIO DEL VENTO! Dominik Windisch da 24° a oro mondiale nella mass start! Rimonta epica in una gara folle!

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La domenica della gloria. L’Italia aveva dovuto aspettare 22 anni per vincere un oro ai Mondiali di biathlon. Oggi ad Oestersund (Svezia) ne sono arrivati addirittura due in un colpo solo. Dopo l’apoteosi di Dorothea Wierer, è toccato a Dominik Windisch laurearsi campione del mondo nella mass start in quella che verrà ricordata come una delle gare più pazze e folli di tutti i tempi. Il 29enne altoatesino, bronzo nella sprint alle Olimpiadi di PyeongChang 2018, ha portato a termine una rimonta incredibile, lui che in Coppa del Mondo vantava una sola affermazione in carriera a Canmore 2016, tra l’altro sempre nel medesimo format odierno.

Ripercorriamo la competizione dell’azzurro. Windisch commette un errore al primo poligono e si ritrova 24° a 38″9 da un gruppo folto di 18 atleti che riescono a pescare il 5/5, compreso il connazionale Lukas Hofer. A questo punto il portacolori del Bel Paese inizia a spingere sugli sci e, nonostante manchi un altro bersaglio nella seconda sessione a terra, si risale in 16ma piazza a 56″9 dal norvegese Johannes Boe.

La situazione non muta sostanzialmente dopo il terzo poligono: ancora un 4/5 colloca l’italiano in 13ma posizione a 1’06” dal russo Garanichev, unico sino a quel momento con 15/15 insieme al norvegese Christiansen ed all’austriaco Eder. A questo punto nulla lascia presagire che il classe 1989 di Rasun possa giocarsi una medaglia. Al quarto e decisivo poligono, l’ultimo in piedi, si presentano insieme Garanichev e Johannes Boe e la lotta per l’oro sembra ristretta a questi due atleti. Nello sport, tuttavia, a volte accade l’imponderabile ed oggi è uno di quei giorni. Boe non copre addirittura nessun bersaglio, Garanichev 1/5. Le terribili raffiche di vento producono uno spaventoso fioccare di errori. Sbagliano tutti gli atleti in lizza per il podio, tranne uno: il Dio del Vento Dominik Windisch. L’azzurro riesce ad esaltarsi nelle condizioni climatiche più estreme e trova il 5/5 che vale un sogno. Presentatosi al quarto poligono in undicesima piazza a 54 secondi dalla vetta, ne esce al comando con 15″3 sull’austriaco Eder e 17″2 sul francese Guigonnat.

Nell’ultimo giro Windisch, dotato di un gran motore ed eccellente fondista, si invola ed incrementa ulteriormente il proprio margine sugli inseguitori, festeggiando sul traguardo in solitaria la vittoria più bella ed inattesa della vita. Argento a 22″8 per Guigonnat, mentre il bronzo va all’austriaco Julian Eberhard (+23″3), autore di una gran rimonta nella tornata conclusiva. Quarto il russo Loginov, quinto il francese Fillon Maillet. Domenica da dimenticare per Johannes Boe, 13° a 1’17” con un complessivo 13/20, stesso numero di errori di Lukas Hofer, 17°. Prosegue la crisi del francese Martin Fourcade, 24° a 2’28” e mai in corsa per le medaglie.

L’Italia chiude un Mondiale di biathlon da sogno con 5 podi (record assoluto), 2 ori ed il terzo posto nel medagliere finale alle spalle di Norvegia e Germania. Difficilmente potremo mai dimenticare questa domenica 17 marzo. E, magari fra un decennio, potremo ricordarla come il giorno in cui la Dea dell’Oro ed il Dio del Vento si presero il mondo.

IL VIDEO DELLA VITTORIA DI DOMINIK WINDISCH

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Foto: Lapresse

 

2 Commenti

2 Comments

  1. Tim28

    17 Marzo 2019 at 17:36

    Cosa ha fatto Windish! Ancora non ci crede nemmeno lui secondo me.
    Da 54 secondi indietro a 20 davanti; poligono ventoso che ha buttato all’aria i piani di tutti e fenomenale l’azzurro a piazzare il 5/5 al poligono più bello della sua carriera.

  2. Fabio90

    17 Marzo 2019 at 17:16

    Non ci credo, non può essere vero quello che ho visto.

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