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Ciclismo

Tour of Oman 2019, il percorso e le sei tappe ai raggi X. Due arrivi in salita a Qurayyat e Jabal Al Akhdhar

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Si svolgerà da sabato 16 a giovedì 21 febbraio il Tour of Oman 2019, corsa a tappe inserita nel calendario UCI Asia Tour come evento di classe 2 HC. Tra i corridori più attesi spiccano il belga Greg van Avermaet (CCC Team), il norvegese Alexander Kristoff (UAE Emirates) e gli italiani Sonny Colbrelli e Domenico Pozzovivo (Bahrain Merida Pro Cycling Team). Il percorso offre due arrivi in salita nella terza e nella quinta frazione, mentre la prima e l’ultima tappa saranno terreno di conquista per i velocisti. La seconda e quarta giornata potrebbero invece vedere protagoniste le fughe, con attacchi da lontano favoriti da percorsi particolarmente mossi. Di seguito la descrizione del percorso e l’analisi dettagliata delle sei tappe in programma.

Prima tappa: Al Sawadi Beach – Suhar Corniche (138.5 km)
Frazione inaugurale completamente pianeggiante favorevole alle ruote veloci. Il primo traguardo volante è posto a Saham (34 km), mentre il secondo si trova a Al Hadib (107.5 km).

Seconda tappa: Royal Cavalry Oman – Al Bustan (156.5 km)
Tracciato decisamente più mosso nella seconda giornata. Quattro GPM in programma, con l’impegnativa salita di Al Jabal (3.9 km al 9.1%) posizionata a poco più di 50 km dall’arrivo. Nella parte finale il gruppo affronterà anche gli strappi di Al Hamriyah (0.9 km al 9.3%) e Al Jissah (1.2 km al 8.0%), quest’ultimo a meno di 5 km dal traguardo. Stage adatta agli attacchi da lontano e a corridori dotati di un buono spunto ma capaci di resistere in salita.

Terza tappa: Shati Al Qurum – Qurayyat (192.5 km)
Primo arrivo in salita della corsa. Nelle primissime fasi della giornata il gruppo affronterà l’erta di Al Jabal (3.8 km al 9.4%) per poi proseguire senza ulteriori insidie. Un primo passaggio sulla linea del traguardo, posta in cima all’ascesa di Qurayyat (3.6 km al 5.6%), è previsto a 40 km dal termine della frazione. La selezione vera sarà però sullo strappo finale, al termine del quale la classifica generale comincerà a delinearsi più chiaramente.

Quarta tappa: Yiti (Al Sifah) – Oman Convention & Exhibition Center (131 km)
Frazione impegnativa anche nella quarta giornata, con un percorso nuovamente mosso e favorevole alle fughe da lontano. Cinque GPM in programma, con la salita di Al Jabal (3.1 km al 8.0%) affrontata ben tre volte. L’ultimo scollinamento avverrà a 25 km dall’arrivo, seguito da un lungo tratto pianeggiante in cui il gruppo potrebbe recuperare terreno.

Quinta tappa: Samayil – Jabal Al Akhdhar (Green Mountain) (152 km)
La tappa più impegnativa della corsa deciderà verosimilmente le sorti della classifica generale. Percorso pianeggiante fino all’ascesa finale, ovvero la salita di Jabal Al Akhdhar (5.8 km al 10.1%), dove i protagonisti tanto attesi dovranno cercare di fare la differenza.

Sesta tappa: Al Mouj Muscat – Matrah Corniche (135.5 km)
Poco più di una passerella finale la sesta e ultima frazione. Due GPM in programma poco impegnati e molto distanti dal traguardo. Tappa disegnata appositamente per i velocisti, quasi impossibile vedere cambiamenti nella classifica generale.

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roberto.pozzi@oasport.it

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Foto: Pier Colombo

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