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Volley, ora l’Italia pensa alle Olimpiadi 2020. Qualificazione non scontata senza Juantorena e con poche alternative di banda

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L’Italia deve già voltare pagina dopo il quinto posto conquistato ai Mondiali 2018 di volley maschile, un risultato purtroppo al di sotto delle aspettative anche perché giocavamo in casa e ci si aspettava quantomeno di lottare per le medaglie nel weekend conclusivo del Pala Alpitour di Torino. Gli azzurri hanno subito due sonore lezioni da Serbia e Polonia (nel primo set), uscendo purtroppo nell’amarezza generale ma ora bisogna iniziare a guardare avanti anche perché siamo già a metà del quadriennio che conduce alle Olimpiadi di Tokyo 2020. L’Italia ricorda ancora molto nitidamente la medaglia d’argento di due anni fa a Rio 2016 ma ora il mirino deve essere puntato sul Sol Levante per cercare di salire sul podio per la terza volta consecutiva, la sesta nelle ultime sette edizioni a cinque cerchi.

La qualificazione alla competizione più importante non sarà però semplice e il cammino si preannuncia particolarmente arduo. Fortunatamente siamo tra le migliori due squadre europee nel ranking FIVB e quindi potremo partecipare al primo torneo di qualificazione mondiale dove saranno presenti ben 12 formazioni, pronte ad affrontarsi in un round robin (stile ex Coppa del Mondo) per i primi tre pass in palio. Questo evento era schedulato per il gennaio 2019 ma i calendari di SuperLega non prevedono soste e la FIVB non ha ancora dato comunicazioni: staremo a vedere quali saranno le novità in merito alla programmazione. Poi tra dicembre 2019 e gennaio 2020 (ma date sempre da confermare) si disputeranno dei tornei di qualificazione intercontinentale e continentale con in palio gli ultimi 8 pass. Nelle ultime ore sta circolando la notizia che la nostra Federazione avrebbe chiesto alla FIVB di poter ospitare una di queste competizioni e le possibilità di ottenere l’organizzazione sono davvero molto elevate.

Tralasciando momentaneamente il meccanismo e il regolamento per la qualificazione alle Olimpiadi, e senza prendere in considerazione quali saranno le avversarie che ci troveremo sulla nostra strada, l’Italia dovrà fare i conti con delle criticità importanti al suo interno: la carenza di schiacciatori dopo l’addio di Osmany Juantorena è sicuramente il tema più scottante ma ci sarà da discutere sul CT Chicco Blengini, sulla leadership di Ivan Zaytsev, sulle problematiche tecniche e mentali di questa squadra perché qualcosa durante la rassegna iridata non ha funzionato, bisognerà analizzare e varare un piano per il prossimo futuro perché la situazione non è così rosea e le nostre difficoltà non andranno sottovalutate se davvero ci si vorrà qualificare a Tokyo 2020 nutrendo delle reali ambizioni di medaglia.

 

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Foto: Pier Colombo

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