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Volley, Mondiali 2018: Chicco Blengini verrà confermato? Due anni senza medaglie, l’argento olimpico una rendita per la panchina?

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Dopo la prematura eliminazione dell’Italia ai Mondiali 2018 di volley maschile, sono diverse le domande che si fanno in seno alla nostra Nazionale. Il futuro non è dei più rosei visto l’annunciato addio di Osmany Juantorena, i problemi nel reparto schiacciatori, i pochi ingressi dei giovani nella squadra maggiore, un cammino arduo verso le Olimpiadi di Tokyo 2020.

E poi c’è il capitolo allenatore: il CT Chicco Blengini, investito del ruolo nel 2015 dopo l’era Berruto, era stato capace di conquistare il pass a cinque cerchi alla prima occasione utile (secondo posto in Coppa del Mondo) poi aveva guidato gli azzurri verso l’argento a Rio 2016 e nel mentre al bronzo degli Europei 2015. Da due anni, però, l’Italia non riesce a salire sul podio in una manifestazione internazionale: ultimo posto nella World League 2017, cocente eliminazione ai quarti di finale della rassegna continentale 2017, Nations League 2018 sottotono e ora questo quinto posto nella rassegna iridata. L’involuzione, quantomeno in termini di risultati, è evidente e come sempre le colpe vanno fatte ricadere anche sull’allenatore che in diversi frangenti non è riuscito a infondere la giusta aggressività ai propri ragazzi, a studiare i giusti schemi tattici e a trascinare il proprio sestetto verso un traguardo più importante.

Il contratto al 46enne era stato rinnovato subito dopo le Olimpiadi (e con pieno merito). Ora il piemontese rischia davvero la panchina? Bisognerà parlarne diffusamente nei prossimi mesi ma molto probabilmente il CT verrà confermato e spetterà a lui guidarci nel cammino di qualificazione verso le Olimpiadi di Tokyo 2020, un percorso complicato ed estremamente difficile. Due anni senza medaglie e con una serie di risultati deludenti ma probabilmente il ricordo dell’argento del Maracanazinho è ancora troppo vivo per prendere decisioni coraggiose e rivoluzionarie.

 





Foto: Valerio Origo

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