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Ginnastica, come sarà l’Italia del 2019? Tra giovani fenomeni e veterane, chi cercherà la qualificazione alle Olimpiadi 2020

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L’Italia si giocherà la qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020 tramite i Mondiali 2019 che si disputeranno tra dodici mesi a Stoccarda. Nella stessa località in cui staccammo il pass a cinque cerchi nel 2007 (quarto posto a meno di tre lunghezze dalla Romania, miglior risultato della storia contemporanea), scenderemo in pedana con la speranza di conquistare il biglietto per il Sol Levante ma ben consapevoli che la missione non sarà certamente delle più semplici. La nostra Nazionale ha delle concrete possibilità con i suoi migliori elementi al top della forma ma non mancheranno le avversarie che venderanno cara la pelle per essere tra le magnifiche nove che si aggiungeranno alle formazioni salite sul podio ai Mondiali 2018.

Come sarà l’Italia dell’immediato futuro? Quali saranno le ginnaste su cui puntare in vista della prossima rassegna iridata (si passerà anche per gli Europei, ma non ci sarà il team event)? Partiamo subito da una constatazione: Vanessa Ferrari non sarà della partita, la Campionessa del Mondo 2007 parteciperà al circuito di Coppa del Mondo per qualificarsi come individualista (si punterà sul corpo libero) e non potrà essere a Stoccarda (chi partecipa attivamente alla qualificazione della squadra non può poi fare corsa anche come singolo). La bresciana sta cercando di recuperare dall’infortunio dello scorso anno, ha dovuto rallentare gli allenamenti ma non molla e vuole inseguire fino in fondo il sogno di un’agognata medaglia olimpica. Anche Sofia Busato, dopo l’infortunio agli Europei, dovrà seguire questa strada per provarci all’amato volteggio.

Il DT Enrico Casella punterà tantissimo sui fenomeni della classe 2003 che diventeranno seniores a partire dal 1° gennaio, hanno vinto gli Europei di categoria ad agosto e hanno dei numeri già importanti (pensiamo ai doppi avvitamenti al volteggio, ai D Score alle parallele, alla crescita che stanno palesando anche al corpo libero). Giorgia Villa ha dominato le Olimpiadi Giovanili, ha trionfato nel concorso generale della rassegna continentale e sembra essere il futuro della nostra artistica. Le gemelle Asia e Alice d’Amato sono estremamente propositive e toniche, Elisa Iorio ha già vinto un Campionato Italiano Assoluto (nel 2017, quest’anno è stata battuta dalla Villa). Su di loro si costruirà la squadra del futuro, aspettavamo questo momento già da qualche stagione e finalmente è arrivato il momento. Questa Italia ha dimostrato di non potere fare a meno di Lara Mori, è la nostra capitana e in pedana ha sempre messo tanta grinta: finalista al corpo libero ai Mondiali 2017, quest’anno la 20enne toscana ha sfiorato l’impresa e vanta già quattro partecipazioni iridate consecutive.

Validi elementi come Martina Basile (classe 2002, finalista al quadrato agli Europei) e Martina Maggio (classe 2001, è reduce da un infortunio) andranno tenuti in considerazione al pari di Desiree Carofiglio (classe 2000, anche lei si è infortunata in questa annata). Bisognerà poi capire come si comporterà Elisa Meneghini che ha avuto una stagione molto problematica (la comasca, già presente ai Giochi 2016, ieri ha spiegato le sue ragioni tramite un messaggio pubblicato sui social network) e sul contributo che una veterana come Martina Rizzelli saprà dare (la comasca ha partecipato alle Olimpiadi di Rio 2016 ed è tornata ai Mondiali dopo due anni di assenza). Lo spazio per Giada Grisetti, Caterina Cereghetti, Francesca Noemi Linari, Irene Lanza e altre azzurre che abbiamo visto nelle ultime due stagioni sembra ridursi in maniera importante. Erika Fasana e Carlotta Ferlito completarono il quintetto a Rio: hanno rinnovato le licenze FIG fino al 2020, riusciranno a dire ancora la loro?

 





Foto: Federginnastica

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