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Editoriali

Pagellone 2016: tutti i voti allo sport italiano! Tiro a volo inarrivabile, bene il judo. Atletica e basket gravemente insufficienti

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Judo Fabio Basile IJF2

Karate, 6,5. Il medagliere azzurro si conferma molto ricco sia agli Europei di Montpellier che ai Mondiali di Linz, ma da una squadra così forte era lecito attendersi qualche medaglia d’oro in più. Gli azzurri hanno confermato l’ottima salute di un movimento che in quasi tutte le categorie di peso presenta elementi in grado di puntare al podio non solo in ambito continentale, ma anche sul palcoscenico iridato. Sara Cardin, campionessa europea in carica, e Luigi Busà, bronzo ai Mondiali, rappresentano ancora le punte di diamante azzurre della disciplina, ma il ricambio è assicurato da giovani del calibro di Silvia Semeraro e Viola Lallo, senza dimenticare Mattia Busato e Viviana Bottaro, fenomenali interpreti del kata. L’approssimarsi dei Giochi Olimpici impone, tuttavia, un ulteriore salto di qualità per restare al passo con i progressi che inevitabilmente effettueranno le altre Nazioni.

Judo: 9. Dopo il lungo digiuno di medaglie internazionali, l’Italia si è risvegliata all’insegna di una nuova generazione che già da tempo lasciava presagire un futuro roseo. Il campione olimpico Fabio Basile ne è l’emblema, ed il suo successo a Rio 2016, sconfiggendo in finale il campione iridato e numero uno mondiale An Ba-Ul (Corea del Sud) resta uno dei momenti più alti del 2017 sportivo per l’Italia. Classe 1994 come Basile, Odette Giuffrida ha invece ottenuto un argento che rappresenta la concretizzazione del talento che la romana aveva già dimostrato di avere negli ultimi anni. I prodromi del successo olimpico, nel quale comprendiamo anche il quinto posto di Matteo Marconcini, si erano già visti agli Europei, con le due medaglie di bronzo conquistate da Basile e da Elios Manzi, altro judoka che in futuro darà grandi soddisfazioni agli appassionati italiani. Oltre alle vittorie nelle grandi competizioni internazionali, sono poi arrivati ancora risultati importanti dalle categorie giovanili – come la terza finale consecutiva di Antonio Esposito agli Europei U23 – che confermano il grande fermento vigente nel movimento nazionale. Dopo gli anni bui, per il judo italiano è finalmente arrivato il momento della resurrezione.

Lotta: 7. In un anno olimpico, ciò che pesa maggiormente sui bilanci di fine anno sono naturalmente i risultati ottenuti nella rassegna a cinque cerchi, ed una disciplina che ha regalato all’Italia una medaglia di bronzo non può essere giudicata negativamente. Detto questo, la squadra azzurra ha dimostrato ancora una volta di essere legata quasi esclusivamente alla persona di Frank Chamizo, che in questo 2016 ha ottenuto anche il titolo europeo, salendo dunque sul podio di tutte le competizioni internazionali più importanti dopo l’oro mondiale di Las Vegas 2015. A parte l’italo-cubano, Daigoro Timoncini ha dimostrato ancora una volta di essere il numero uno dei lottatori made in Italy, prendendo parte alla sua terza edizione consecutiva dei Giochi Olimpici. Ora si attendono al varco quei tanti giovani che negli ultimi due anni hanno collezionato medaglie internazionali tra cadetti e junior, per capire quali saranno le sorti future della lotta azzurra.

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