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Snowboard alpino, Coppa del Mondo: Italia giovane e vincente. Obiettivo sfera di cristallo

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Va in archivio, per lo snowboard alpino italiano, un altro weekend condito da due podi e quattro atleti nei primi otto dello slalom parallelo maschile individuale di Bad Gastein. Peccato per il team event – il nono posto conclusivo con prematura eliminazione non rende onore al talento di Nadya Ochner e Maurizio Bormolini – ma la squadra guidata dal direttore sportivo Cesare Pisoni si conferma una delle migliori del mondo. Tanto da automeritarsi l’appellativo del Bologna calcistico degli anni Trenta, guidato in panchina dell’ebreo Árpád Weisz.

Lo squadrone che tremare il mondo fa’

Posted by Cesare Pisoni on Venerdì 8 gennaio 2016

 

Gli azzurri, giovani e vincenti, si divertono e fanno divertire. Sulle nevi austriache si è ripetuto il duello tra gli storici compagni di stanza Mirko Felicetti (classe 1992) e Maurizio Bormolini (1994), che era valso il bronzo per il primo a Cortina e che invece, in semifinale, ha premiato il più giovane per cinque centesimi, lanciandolo verso l’ebbrezza di un podio in Coppa del Mondo mai raggiunto in carriera. E’ il quinto nome diverso ad andare a medaglia quest’anno, dopo Christoph Mick, Roland Fischnaller, Nadya Ochner e, appunto, Felicetti.

Adesso l’Italia, che nella classifica generale per la sfera di cristallo occupa le posizioni dalla seconda alla quinta con i suoi ragazzi terribili, a cui vanno aggiunti Ochner quarta al femminile e Bormolini al comando della graduatoria di PSL, ha una missione da non fallire. Vincere quell’agognata Coppa del Mondo che soprattutto Fischnaller, in passato, ha più volte solo sfiorato. L’infortunio alla schiena di Zan Kosir, sloveno dominatore della scorsa stagione, non gli ha ancora permesso di esordire nel 2015-2016 e tre gare – e soprattutto 2000 punti di ritardo – pesano eccome nell’economia complessiva.

Paradossalmente, però, l’enorme (leale) concorrenza all’interno della squadra azzurra rischia di impedire un netto filotto a uno dei quattro (cinque, aggiungendo anche il sempre piazzato Aaron March) interpreti. E, in tutto questo, l’esplosione del bulgaro Radoslav Yankov, nuovo leader con due successi in tre tappe, potrebbe sorprendere Fischnaller e soci in un anno in cui tutti i principali rivali, dai russi Andrey Sobolev e Vic Wild fino alla vecchia volpe austriaca Andreas Prommegger, sembrano inferiori agli alfieri del Bel Paese.

La stagione, comunque, è ancora lunga. Al momento il più continuo degli italiani sembra essere Mirko Felicetti, due volte terzo e, difatti, primo inseguitore di Yankov in classifica. Ma è ovvio che per carisma, esperienza, talento e palmarès chi si meriterebbe più di tutti il trionfo è Roland Fischnaller, che a 35 anni viene dal suo primo titolo iridato della carriera e sa ancora mettersi alle spalle i rivali più giovani. Il cuoco Christoph Mick, out ai quarti a Carezza e davanti a tutti nel poker di Cortina, è incappato in una battuta d’arresto – out nelle qualificazioni – a Bad Gastein e i punti non guadagnati potrebbero pesare. Infine Maurizio Bormolini, il più giovane, si sta consacrando come tutti gli addetti ai lavori si attendevano. Sarà un inverno divertente e, in assoluta par condicio, facciamo un grande tifo per tutti e quattro. La speranza, però, è che quella Coppa arrivi in Italia. Con chi, non conta più di tanto.

 

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Foto da: Cesare Pisoni Facebook

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