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Volley, Coppa del Mondo – Italia, buona la prima. Canada ko con disattenzioni. Zaytsev e Juantorena ok

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L’Italia inizia al meglio la sua avventura alla Coppa del Mondo 2015 di volley maschile. A Hiroshima (Giappone) gli azzurri spezzano le reni al Canada per 3-1 (25-19; 25-20; 22-25; 25-13), soffrendo nel terzo set un avversario sì inferiore alle nostre potenzialità ma che ci ha dato qualche problema sfruttando la sua compattezza di squadra, qualche buona individualità e un buon gioco offensivo.

La nostra Nazionale si lascia alle spalle il caos dell’ultima stagione (Mondiale disastroso, cambio di CT, cacciata dei 4, rivoluzioni in campo) con una buona prestazione, tonica e agevole, macchiata però da qualche disattenzione di troppo che è costata la perdita del terzo set.

 

Chicco Blengini non risparmia nessuno e sceglie (giustamente) di schierare la formazione titolare per capire subito a che punto è questa Italia: il 19enne Simone Giannelli in cabina di regia, Ivan Zaytsev ritrova il suo ruolo da opposto, Osmany Juantorena debutta in azzurro affiancando Filippo Lanza di banda, capitan Simone Buti e Matteo Piano al centro, Massimo Colaci il libero.

Sulla carta questa era una sfida da turnover ma era davvero inconcepibile applicarlo subito: contava verificare lo stato di forma di tutti gli uomini e capire l’affiatamento tra le varie individualità. Abbiamo avuto le risposte che si desideravano, ottimo viatico per la sfida di domani contro l’Australia, avversario sicuramente più impegnativo e che ci ricorda la figuraccia patita a Jesolo un paio di mesi fa in World League.

 

Tutto fila liscio nei primi due parziali: gli azzurri sono sereni, liberi, giocano in modo semplice, sfruttando al meglio la loro potenza offensiva e hanno subito ragione degli uomini di Hoag. Nel terzo cala l’intensità di gioco ed è decisivo il vantaggio di sei punti ottenuto dal Canada a metà parziale: l’Italia ha rimontato fino al 20-20 poi è crollata proprio sul più bello.

Buona la prestazione offensiva e interessante il gioco a muro, ma c’è tanto da rivedere in termini di attenzione e lucidità: black-out del genere contro le big potrebbero costare davvero molto caro.

Ivan Zaytsev e Osmany Juantorena si sono divisi equamente la partita. Nei primi due set è la Pantera a brillare (meravigliosa la serie al servizio che h indirizzato il secondo parziale), il terzo e il quarto sono terreno dello Zar che profonde il massimo sforzo per ricucire il gap nel terzo e soprattutto per creare il fondamentale vantaggio iniziale. Zaytsev andrà a referto con 19 punti, Juantorena ne metterà a terra 14 (3  muri) e sarà premiato anche come MVP

Si fa apprezzare Matto Piano sottorete (5 muroni) con Simone Buti che gestisce bene i compagni alla prima ufficiale da capitano. Ammirevole la regia di Giannelli, bravo a capire i momenti migliori dei suoi cacciabombardieri e ad alternarli per mandare in confusione. Lanza si è fatto vedere soprattutto nel quarto set andando a referto con 15 punti. peccato per l’errore che è costato probabilmente la vittoria per 3-0. Colaci encomiabile.

 

È Juantorena a firmare il primo punto dell’Italia in questa Coppa del Mondo, ottimo segno per il debuttante in azzurro. La nostra Nazionale inizia con una buona prova difensiva che porta ai punti di Zaytsev e Buti (4-1). Un diagonale magistrale dello Zar e il primo muro italiano (firmato da Piano) ci portano sul 7-3, al time-out tecnico ci conduce Giannelli grazie a un delizioso pallonetto (8-5).

Una seconda di Giannelli porta l’Italia al massimo vantaggio dopo che Juantorena e Schmitt si erano risposti in fase offensiva (10-6). Grande attacco dalla seconda linea di Lanza e qui si fa male il centrale Wigras che ricade sul piede dello schiacciatore azzurro (11-7).

Muro di Juantorena che legge alla perfezione l’intenzione del Canada. Poi l’azione più lunga del set con grandi difese da una parte e dell’altra, gli attacchi non forzano particolarmente ed è Schmitt a chiudere (12-8). La Pantera sbaglia il servizio, il Canada prova a ricucire il gap sfruttando i suoi tre uomini migliori (Schmitt, Hoag, Perrin) ma Zaytsev li respinge indietro sfruttando un diagonale corto (15-11). Il secondo muro di Piano ci regala il time-out tecnico (16-11).

Zaytsev sbaglia il servizio (la palla tocca il nastro e vola in out corto, non è facile da vedere), poi piazza un ottimo lungolinea, Schmitt sbaglia un attacco, arriva il primo ace azzurro grazie a Lanza e l’Italia realizza l’allungo decisivo (21-13). L’ace di Giannelli ci porta al set-point (24-16), il Canada realizza tre punti consecutivi (ci prendiamo anche una murata), poi Perrin sbaglia il servizio e l’Italia conquista il parziale (25-19).

 

Grande avvio del Canada nel secondo parziale grazie a una forte tenacia difensiva (3-0). A spezzare l’iniziativa nordamericana ci pensa Juantorena con un ottimo attacco al centro. Inizia un botta e risposta tra le due Nazionali, con qualche invasione di troppo e l’Italia che fatica a distendersi. Un errore in palleggio di Schmitt e la diagonale di Juantorena ci regalano il pareggio a quota 6. Schmitt trova il nostro mani fuori a muro ed è il Canada a chiamare il primo time-out tecnico (8-6).

Pantera sugli scudi: sono suoi i muri che ci regalano prima il pareggio e poi il primo vantaggio nel set (9-8). Punto a punto tra le due squadre, gli azzurri non riescono a trovare il break risolutore e il Canada prova a mettere la testa avanti fallendo (12-12). Lanza trova un ace e poi un errore dai nove metri (14-14). Juantorena decide di rompere gli indugi e offre il primo break all’Italia (16-14).

Perrin non ci sta (17-17), Zaytsev e Lanza spengono l’entusiasmo canadese con due eccellenti attacchi (19-17). Ace di Juantorena su una grande rotazione al servizio dell’italo-cubano e l’Italia prende il largo spezzando definitivamente le resistenze di un buon Canada in questo secondo set (21-17).

Giannelli per il primo tempo di Buti (22-19) e qui Blengini opera il primo cambio del parziale (Sottile per Buti, due palleggiatori in campo). Vincente di Lanza che trova le mani del muro su una situazione molto complessa, l’ace di Zaytsev ci regala il secondo parziale (25-20).

 

Avvio di set punto a punto, poi Zaytsev risolve una complicatissima situazione con un pallonetto di fino (3-2), Hoag riporta avanti i suoi e Schmitt infilza Juantorena con un ace spettacolare (5-3). Ancora Zaytsev a togliere le castagne dal fuoco con una bordata, merito anche di una ricezione da urlo di Colaci sul servizio di Schmitt (5-4). Hoag trova un pallonetto alle spalle di Giannelli poi Hoag fortunatamente sbaglia il servizio ma Lanza restituisce il favore. Canada al comando al primo time-out tecnico (8-5).

Cresce l’efficacia offensiva dei nordamericani, Giannelli continua a insistere su Zaytsev che gli dà soddisfazione (9-7) ma non può bastare. Hoag continua a martellare, finalmente viene chiamato in causa Juantorena che pesca un gran lungolinea anche se poi sbaglia il servizio seguente (11-8). Fa tutto la Pantera dalla seconda linea, ma l’attacco canadese non si tira indietro (12-9). Perrin dai tre metri, il muro azzurro fatica a controbattere la verve degli uomini di Hoag (13-11).

Finalmente la prima vera stampatona azzurra nel parziale grazie a Giannelli, ma l’Italia non riesce davvero a infilare il break: è ancora Schmitt a tenerci a distanza (15-12). Pasticcio Italia in difesa e il Canada allunga a +4 chiamando il secondo time-out tecnico.

Attacco fuori di Zaytsev, imitato da Juantorena e l’Italia è sotto di sei (12-18). Blengini chiama subito time-out per dare una scossa ai suoi uomini, letteralmente svaniti dal campo in un amen.

Attacco rabbioso di Buti, sul nastro il pallonetto di Hoag, palla sull’asta del muro canadese su attacco di Juantorena, un doppio diagonale di Zaytsev: questa è la serie, condita da meravigliose difese, che porta l’Italia sul 17-19 rimontando uno svantaggio che stava diventando importante.

Nuovo vincente dello Zar che è il protagonista indiscusso del terzo set (18-20). Entra Sottile per Buti, come sul finale del secondo set. Muro azzurro vincente su Perrin, invasione di Hoag e l’Italia completa la rimonta (20-20).

L’Italia è in palla ma vuole strafare: erroraccio di Lanza, poi pasticcio sul servizio di Schmitt che si è arrampicato sul nastro e il Canada vola nuovamente a +2 (22-20). Ci pensa Zaytsev in parallela a tenerci vivi ma è il momento di Vandoorn che prima trova il 23-21 e poi offre al Canada il primo set-point. Chiude Perrin (22-25).

 

Ace di Juantorena, out di Perrin in attacco, vincente di Zaytsev e l’Italia inizia bene il quarto set (3-1). Lanza e Zaytsev continuano a martellare (6-2), si inserisce ottimamente anche Juantorena che si era un po’ eclissato dopo i primi due ottimi set (7-3).

Zaytsev trova un buon tocco a muro, Giannelli sbaglia nettamente il servizio seguente (10-6). Primo tempo vincente di Buti, l’Italia inizia a prendere il largo grazie anche a una bella parallela di Lanza che ha chiuso una lunga azione (12-6, eccellente difesa azzurra).

La strada è tutta in discesa, la ricezione viaggia a mille e così è un piacere per gli attaccanti che chiudono abbastanza agevolmente (14-9).

Lanza e Zaytsev volano in attacco, Piano mura forte, stampatone anche di Buti e l’Italia inizia a vedere il traguardo (19-10). Sul finale di set debuttano Anzani e Massari, chiude meritatamente Ivan Zaytsev.

 

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(foto FIVB)

3 Commenti

3 Comments

  1. ale sandro

    8 Settembre 2015 at 09:27

    Non ho visto la partita purtroppo, qualcuno che ha seguito ha delle impressioni in particolare, oltre all’articolo di Stefano, magari su Giannelli che dalla descrizione sembra perfettamente a suo agio, e sul coinvolgimento dei centrali, che mi rendo conto con certi cannoni rischiano di essere chiamati in causa molto poco. E mi chiedevo anche se ricezione e difesa avessero convinto per l’intero match , a parte Colaci ovviamente.

    • Stefano Villa

      8 Settembre 2015 at 10:20

      La ricezione ha sbagliato 2-3 palloni nel corso del terzo set (quando si è creato il buco), per il resto niente di particolare da segnalare. Ha convinto anche in fasi lunghe, limitando Schmitt e Hoag che hanno giocato la loro onesta partita.
      Sì non c’è stato bisogno di molti primi tempi, centrali poco in causa in fase offensiva anche se Piano ha potuto dire la sua.
      Giannelli bene, non ha dovuto fare miracoli (come tutti, del resto). Avversario che non andava sottovalutato e infatti non l’hanno fatto: un buon collettivo con due-tre individualità che avrebbero potuto far male.

      • ale sandro

        8 Settembre 2015 at 11:47

        Grazie Stefano! 🙂
        Allora bene così , coi titolari subito in palla e pochi cali di tensione, sebbene le prossime partite saranno sempre più difficili ,e bisognerà cercare anche di limitare il numero di set persi , quando possibile.

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