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Tuffi, Mondiali Kazan 2015: Cagnotto in gara da campionessa iridata. Sfida a Cina e Canada

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Nel suo piccolo, è anche questo un momento memorabile. La storica, anzi leggendaria vittoria mondiale di Tania Cagnotto da 1 metro permette infatti all’azzurra di presentarsi al via della sua terza gara di Kazan 2015 (avrà poi anche il sincro misto dal trampolino con Maicol Verzotto) forte del titolo di campionessa iridata. Ovviamente mai successo prima d’ora e, ovviamente, un motivo di vanto e pressione in più contro le agguerrite rivali.

Che sono molte e, come detto, dimenticheranno presto la gara nella specialità non olimpica. Le cinesi He Zi e Shi Tingmao (soprattutto quest’ultima) hanno dominato la stagione delle World Series e sono le favorite assolute per oro e argento. Difficilmente sbagliano e, dopo la non perfezione dell’altro giorno, saranno di certo ancora più concentrate. Con tutta probabilità, salvo clamorosi colpi di scena, Tania Cagnotto si giocherà dunque le sue possibilità di podio in un confronto diretto con pochissime atlete. Tra queste, le canadesi Jennifer Abel e Pamela Ware, l’australiana Maddison Keeney (non del tutto convincente da 1 metro e poi autrice di un tuffo nullo) e la russa Nadezhda Bazhina.

Da temere principalmente la 24enne nordamericana, una vera e propria forza della natura che quest’anno è cresciuta a dismisura. Dimenticate la Jennifer Abel genio e sregolatezza degli anni passati. Adesso la canadese è quasi una macchina, ha mantenuto la sua potenza “maschile” e viaggia regolarmente intorno a quota 360-370 punti (con picchi pazzeschi a 384 come ai recenti Giochi Panamericani di Toronto) e può contare sul doppio e mezzo avanti con due avvitamenti, coefficiente 3.4, tuffo quasi mai visto al femminile che le può fruttare oltre 80 punti. A carte coperte è lei in pole position per il bronzo, ma in gara si vedrà. Anche Ware (bronzo due anni fa ma reduce da una stagione non esaltante come quella della compagna di sincro) e Keeney si dovrebbero giocare la carta doppio con doppio e più volte in stagione sono rimaste davanti a Tania. La Bazhina, invece, è stata battuta nella finale degli Europei e – come nell’intera sua carriera – anche in questo Mondiale alterna grandi tuffi a banali errori. Però gioca in casa (in un Mondiale finora non esaltante per la Russia) e ha le potenzialità per essere l’europea più vicina alla bolzanina, più della connazionale Kristina Ilinykh, della tedesca Tina Punzel, dell’ucraina Olena Fedorova e della britannica Rebecca Gallantree che ieri ha vinto l’oro nel team event con Thomas Daley.

47 iscritte, in 18 accederanno alla semifinale in programma sempre domani alle 14 e in dodici, poi, si guadagneranno i posti più pregiati, quelli della finalissima di sabato alle 18.30. Posti che assegneranno anche un pass olimpico, e qui entra in scena Francesca Dallapè. La qualificazione anticipata a Rio 2016, già riuscita a Tania Cagnotto da 3 metri e a Noemi Batki da 10, è il grande obiettivo della trentina che quest’anno ha saltato sempre in maniera regolare. Rimanendo almeno a 300 punti al mattino e salendo di qualcosa in semifinale, l’allieva di Giuliana Aor può farcela senza troppe pressioni. La forma è buona e c’è voglia di riscatto dopo il quinto posto nel sincro. Quella stessa voglia di riscatto che del resto ha guidato Tania Cagnotto all’impresa e proverà a guidarla tra domani e sabato verso un altro .

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: DeepBlueMedia

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