Pallavolo
Scandicci e Conegliano, missione semifinale al Mondiale per club: non c’è margine per le distrazioni nell’ultimo match
La terza giornata della fase a gironi del Mondiale per Club femminile porta in scena due appuntamenti che possono indirizzare il percorso delle rappresentanti italiane. Conegliano e Scandicci, entrambe protagoniste di un avvio solido in Brasile, entrano nelle ultime 24 ore della prima fase con l’obiettivo di blindare un posto tra le prime quattro del torneo e confermare la propria candidatura al titolo. Da una parte le Pantere, attese dal confronto più ostico della loro Pool contro le brasiliane del Dentil Praia Clube; dall’altra le toscane, chiamate a completare il girone contro l’Alianza Lima, capolista del campionato peruviano e formazione in crescita. Sarà una giornata che metterà alla prova ritmi, gestione delle energie e capacità di adattamento, perché nei tornei brevi sbagliare approccio può costare caro. Le italiane arrivano con ambizioni e consapevolezza, ma anche con l’obbligo di mantenere alta l’intensità: la fase a eliminazione diretta è dietro l’angolo e ogni set può pesare nella definizione del tabellone.
Per la Prosecco DOC Imoco Conegliano è il giorno della verità nella Pool B. La formazione di Daniele Santarelli, reduce da due vittorie senza sbavature, affronta il Dentil Praia Clube in un duello che assegna virtualmente il primo posto del girone. L’ennesimo 3-0 della stagione, quello contro Orlando, ha ribadito la solidità del gruppo e la capacità di imporre ritmo anche ruotando il roster, mentre il confronto con Zamalek – atteso alla vigilia come una formalità – ha permesso di gestire i carichi senza intaccare la qualità del gioco. Praia, però, rappresenta un avversario di tutt’altra dimensione. Le brasiliane hanno aperto il Mondiale con due 3-0 consecutivi, mostrando un’organizzazione matura e diversi riferimenti offensivi in grande condizione: Milka e Koleva hanno brillato nella gara iniziale contro Zamalek con 13 punti a testa, mentre Monique Pavão ha garantito equilibrio e colpi pesanti nei momenti determinanti. Le statistiche confermano una squadra che distribuisce molto e sbaglia poco, presupposto di un match ad alto coefficiente di difficoltà.
Per Conegliano sarà un banco di prova utile per misurare l’efficacia della correlazione muro-difesa contro un avversario che usa molto la palla alta e spinge con continuità al servizio. Le venete, però, hanno armi di altissimo livello: Haak è in un momento di forma scintillante, Zhu e Gabi garantiscono completezza e continuità, mentre Lubian ha portato un contributo importante in primo tempo e a muro. La guida di Joanna Wołosz, sempre più determinante nel variare il gioco, rimane la vera chiave tattica delle campionesse d’Italia.
Il Praia Clube, dal canto suo, mette in campo una rosa profonda come poche: in regia l’ispiratissima Macris Carneiro, una delle maestre del ruolo; sulle fasce un pacchetto ricchissimo composto da Koleva, Michelle Pavão, Caffrey e Souza; al centro le monumentali Adenízia e Gattaz, affiancate dalle giovani Milka e Venâncio; in posto due la potenza della statunitense Fingall e l’affidabilità di Monique. Una combinazione di esperienza, atletismo e talento che rende questa gara, per Conegliano, il primo vero test del torneo.
In serata la Savino Del Bene Scandicci affronta l’ultima sfida della Pool A sapendo che un successo netto può consolidare le ambizioni di semifinale. Il 3-0 all’esordio contro Zhetysu ha confermato la forza offensiva delle toscane, pur evidenziando qualche oscillazione nella gestione del ritmo. Ekaterina Antropova, con i suoi 19 punti, ha ribadito il ruolo di faro della squadra; Weitzel e Skinner hanno offerto continuità e presenza a muro, mentre Nwakalor ha inciso con 6 block, facendo la differenza nei frangenti più delicati.
L’Alianza Lima, imbattuta nel campionato peruviano, rappresenta un avversario giovane, entusiasta e dotato di una struttura che, nelle competizioni sudamericane, fa la differenza. L’ingresso nel Mondiale, tuttavia, ha evidenziato la distanza dal volley d’élite: il 3-0 subito da Osasco ha mostrato difficoltà soprattutto nella fase di ricezione e nel contenere la fisicità avversaria. Ciò nonostante, le peruviane hanno qualità tecniche da non sottovalutare.
La rosa, guidata dall’argentino Facundo Morando, unisce esperienza e prospettiva: in regia la colombiana María Alejandra Marín detta i tempi con ordine, affiancata dalle giovani Manco e Gonzáles; in posto due la dominicana Yanlis Féliz è il principale terminale offensivo, con la francese Maëva Orlé pronta a dare respiro alla rotazione; in banda spicca l’argentina Elina Rodríguez, leader tecnica, mentre attorno a lei un gruppo giovane – Ostos, Loroña, Yábar, Ysabella Sánchez, più le giovanissime Céspedes e Bernuy – offre freschezza e imprevedibilità. Al centro la veterana Yllescas e la statunitense Hart garantiscono centimetri e presenza a muro, mentre la difesa si affida ai liberi Quiñe e Esmeralda Sánchez.
Per Scandicci sarà fondamentale un avvio deciso, con pressione al servizio e gestione pulita del cambio palla, per impedire all’Alianza di entrare in fiducia. La profondità del roster – da Bosetti a Franklin, da Graziani alla regia di Ognjenović, fino alla sicurezza assoluta di Brenda Castillo – rappresenta un vantaggio prezioso in un torneo con tempi di recupero minimi. Chiudere il girone con autorità significherà presentarsi alla fase a eliminazione diretta con energie, fiducia e un’identità ormai definita. E Scandicci, per quanto favorita, sa che il Mondiale non concede pause.
