Calcio
Gianluigi Buffon valuta la Nazionale in vista dei playoff: “E’ una squadra forte, ma c’è un problema…”
Nel sorteggio dello scorso 20 novembre si è deciso il cammino della Nazionale italiana di calcio nei playoff di qualificazione ai Mondiali 2026. Per la terza volta consecutiva, le chance di approdare alla fase finale della rassegna iridata della selezione tricolore passano dagli spareggi e i precedenti non sono fatti lusinghieri. Si pensi alle sconfitte contro la Svezia e Macedonia del Nord, nelle sfide per centrare l’accesso ai campionati del mondo del 2018 e del 2022.
L’Italia giocherà giovedì 26 marzo in casa contro l’Irlanda del Nord, verosimilmente alla New Balance Arena di Bergamo, e in caso di vittoria se la vedrà contro la vincente tra Bosnia e Galles martedì 31 marzo in trasferta. Il confronto coi nordirlandesi non ispira bei ricordi ricordando la mancata qualificazione ai Mondiali del 1958, in conseguenza del ko del 15 gennaio di quell’anno a Belfast.
Il capo delegazione azzurro, Gigi Buffon, racconta come la formazione di Rino Gattuso guarda ai playoff, ai microfoni di Radio anch’io lo sport su Radio 1 Rai. “Penso che individualmente siamo una Nazionale molto forte, 6-7 undicesimi della squadra sono di grande livello. In questo momento la difficoltà è trovare un equilibrio per far sì che si sentano a proprio agio e riescano a performare al 100%“, le parole del capo delegazione.
“L’unica cosa su cui dobbiamo porre l’attenzione è riuscire a rimanere in partita in ogni istante. Quando stiamo in partita, con l’attenzione giusta, ce la giochiamo con tutti. Poi, in certi momenti, abbiamo qualche black-out che ci fa uscire dalla gara e ce la fa compromettere. Secondo me è l’unico difetto che in questo momento abbiamo“, ha aggiunto Buffon.
Sulle ormai note difficoltà a trovare spazi nel calendario per la Nazionale: “È complicato, ma non perché non ci sia la predisposizione da parte delle società o perché troviamo un muro. Non ci sono proprie finestre per pensare a 2-3 giorni per poterci ritrovare. Per un piccolo stage, a oggi non c’è nulla di certo, ma devo dire che abbiamo trovato un abbraccio sincero da parte delle società e questo ci ha fatto piacere. Qualcosina riusciremo a fare col loro conforto. Lo sentono tutti questo impegno“.
Tra le poche note liete degli ultimi match degli azzurri, ci sono le prestazioni di Pio Esposito: “Lui è una delle note più belle del calcio italiano. A me ha impressionato e mi piace la testa che ha, l’attitudine al lavoro e la determinazione nel voler migliorare: tutte componenti non facili da riscontrare a quella età. Quindi partiamo già da buoni presupposti. Come caratteristiche, somiglia un po’ a Luca Toni. Però per l’età che ha, Pio è più avanti. Luca ha avuto un processo di crescita più lento, per poi esplodere a 23-24 anni. Pio è già adesso uno che determina ad alti livelli, lo abbiamo visto anche ieri a Pisa. Se lo devo paragonare a qualcuno, mi sembra un Toni più dinamico“.
