Indycar
F1, la FIA ‘regala’ dei punti per la Superlicenza all’IndyCar
La FIA ha modificato i punti assegnati all’IndyCar Series validi per la Superlicenza, indispensabile per gareggiare in F1. La notizia arriva dopo la conclusione del Consiglio Mondiale, disputato quest’oggi in Uzbekistan.
La riunione cambia quindi i punti garantiti per i dieci classificati della serie statunitense. Il provvedimento, in vigore dal 2026, è stato effettuato forse anche in seguito alla decisione di Colton Herta di gareggiare in FIA F2 per ottenere l’accesso al ‘Circus’ dal 2027.
L’americano non ha infatti maturato negli ultimi anni i punti necessari per la Superlicenza nonostante il secondo posto nel 2024 (30 punti) ed il 7mo del 2025 (4 punti). Ricordiamo che servono almeno 40 punti ottenuti negli ultimi tre anni per ricevere l’accesso alla massima formula.
Il 7mo posto in IndyCar, dalla prossima stagione, varrà il doppio: 8 punti. Il californiano avrebbe quindi a disposizione 38p a cui si aggiungerebbero gli eventuali bonus maturati durante le prove libere di F1 (uno per ogni 100km disputato senza penalità).
Fino ad oggi il punteggio era il seguente: 40-30-20-10-8-6-4-3-2-1. Da gennaio 2026 i valori aumenteranno per le posizioni dalla terza alla nona (40-30-25-20-12-10-8-6-3-1). I riconoscimenti assegnati dalla FIA si trasformano quindi a favore di coloro che gareggiano negli USA, una ‘beffa’ per Herta e per tutti coloro che in passato sono stati costretti a cercare delle alternative per poter sperare di correre in F1.
Il 25enne, nello specifico, ha 34 punti all’attivo e dovrà in ogni caso arrivare almeno ottavo in FIA F2 per raggiungere i 40 punti. Lo statuntiense è atteso con Hitech GP, pronto per intraprendere una nuova sfida con auto differenti, regolarmenti ‘opposti’ a quelli americani ed in circuiti tutti da scoprire.
Ricordiamo che la FIA F2, vinta nel 2025 dal nostro Leonardo Fornaroli, assegna 40 punti ai primi tre classificati e non al singolo vincitore come accade in North America. Gli altri sono ricevono nell’ordine 30 (4°), 20 (5°), 10 (6°), 8 (7°), 6 (8°), 4 (9°) e 3 punti (10°).
La Federazione Internationale ha l’interesse di ‘tutelare’ coloro che disputano nell’ordine la F3 e la F2 prima di puntare alla F1. Il percorso segnato non garantisce in ogni caso uno sbocco ‘tra i grandi’, l’esempio perfetto è dato dal già citato Fornaroli che nel 2026 dovrà accontentarasi di guardare gareggiare gli altri piloti. Uno su tutti il britannico Arvid Lindblad, sesto classificato quest’anno in FIA F2 e pronto per debuttare con una delle due Racing Bulls.
