Tennis
Duro attacco di Binaghi per i contributi alla FITP: “Meriti del campo non premiati in alcun modo”
È uno dei dirigenti più vincenti dello sport italiano. A suo merito bisogna ascrivere il certosino lavoro che, oltre al talento cristallino di un fenomeno di portata planetaria come Jannik Sinner, ha consentito di riportare il tennis italiano ai massimi livelli nel panorama internazionale. Angelo Binaghi, presidente della FITP, si è lasciato andare ad un duro attacco per i contributi alla Federazione.
Il massimo dirigente del mondo del tennis inizia così la sua analisi in una note ufficiale della FITP: “L’analisi di Sport e Salute sulle Federazioni è un lavoro di alta qualità, capace di fotografare e valutare con precisione i risultati sportivi e la solidità di ogni singola entità. Proprio per questo riteniamo che sia necessario iniziare finalmente a pubblicare anche la classifica risultante per avere una lettura nitida del valore prodotto sul campo in totale trasparenza“.
Il criterio di distribuzione delle risorse: “Per quanto riguarda invece la distribuzione di risorse finanziarie che ne consegue è evidente come il riconoscimento di solo il 15% dei meriti che esso stesso attribuisce a ogni singola Federazione configuri un sistema di tipo assistenzialista, non premiando in modo adeguato i meriti che vengono riconosciuti e togliendo risorse a chi le ha guadagnate sul campo“.
La Fitp ha infatti guadagnato il 15% in più dello scorso anno, ovvero il massimale previsto dal metodo di Sport e Salute che accompagna la crescita equilibrata di tutto il sistema. Binaghi, però, ha concluso: “Allo stesso tempo, un sistema moderno dovrebbe essere uno strumento di programmazione e non limitarsi a valutazioni ex post di fine anno. Conoscere criteri e parametri all’inizio dell’anno consentirebbe infatti allo Stato di definire in modo chiaro e preciso gli obiettivi che si vogliono conseguire e alle Federazioni una pianificazione più consapevole e strategica“.
