Tennis
Carlos Alcaraz sceglie una soluzione “tampone”. Le possibili ipotesi per il nuovo allenatore
Fine della storia. Carlos Alcaraz e Juan Carlos Ferrero si separano. E’ questa la notizia principale nel tennis mondiale in queste ultime ore. Entrambi hanno confermato la fine del loro rapporto giocatore-allenatore con dichiarazioni sui propri account social.
La decisione, presa di comune accordo, è, a questo punto, rischiosa e sorprendente. Soprattutto considerando che questa stagione è stata la migliore e più completa per il funambolo di Murcia. Otto titoli , tra cui due Slam ( Roland Garros e US Open ), il ritorno al primo posto del ranking mondiale, e un totale di 71 vittorie e solo 9 sconfitte .
La collaborazione tra i due era iniziata ancor prima che Carlitos diventasse professionista, quando era considerato un diamante grezzo. Ferrero è arrivato dopo aver allenato Alexander Zverev e ricevuto offerte dai top-10. Le loro strade si sono incrociate e il resto è storia nota. Sono arrivati sei Major (2 Roland Garros, 2 Wimbledon, 2 US Open), 24 titoli, e Alcaraz è diventato il più giovane numero uno al mondo nella storia dell’ATP.
Secondo fonti spagnole il motivo della rottura è da legare a un mancato accordo nel contratto di Ferrero, che avrebbe portato alla fine della partnership. Questione economica? Non è dato sapere e probabilmente nei prossimi giorni avremo più indicazioni. Nei fatti, fino agli Australian Open, Samuel López rimarrà capo allenatore. Una soluzione “tampone” per avere una persona fidata nell’affrontare lo Slam a Melbourne e nello stesso tempo valutare quali possano essere gli eventuali inserimenti da fare in futuro.
López è un coach di grande esperienza, essendo stato 9 anni tecnico di Pablo Carreño Busta, prima di affiancare Ferrero nella gestione di Alcaraz nell’ultimo anno. In Spagna si è convinti che questa sia una soluzione transitoria e i nomi su chi potrebbe arrivare nel clan di Carlitos sono molteplici. Si è fatto il nome di Carlos Moya, vista la sua esperienza al fianco di Rafa Nadal. Un lavoro con un’altra stella del tennis iberico potrebbe incrociarsi piuttosto bene con le esigenze di Moya. E’ stato tirato in ballo anche Rafa, ma questa appare più una suggestione che un’operazione che si possa davvero concretizzare.
Da capire quali siano le intenzioni di Alcaraz e quale impronta voglia dare al proprio staff. In altre parole, come aveva fatto Jannik Sinner nella separazione con Riccardo Piatti, dovrà dimostrare lucidità e lungimiranza.
