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Pallavolo

Cambia tutto per le Nazionali di volley! Naturalizzazioni più difficili, vietati i cambi di Paese: paletti durissimi

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Melissa Vargas
Vargas / Lapresse

Rivoluzione storica sul fronte del regolamento riguardante l’idoneità dei giocatori alle competizioni internazionali di pallavolo. Il Consiglio d’Amministrazione della FIVB ha infatti approvato una serie di modifiche sostanziali, che impatteranno in maniera determinante sulle Nazionali e che incideranno sulle formazioni nei grandi eventi in programma nel prossimo futuro. I paletti sono innumerevoli e le conseguenze saranno impattanti, ma andiamo ad analizzarli uno ad uno:

  • Dal 28 febbraio 2026 una Nazionale potrà schierare al massimo due atleti che abbiano cambiato Federazione nel corso della carriera. Si tratta di un limite di rilievo, poiché cerca di arginare il sempre più dilagante mercato dei pallavolisti, con Paesi che offrono passaporti in maniera molto semplice con l’intento di allestire rose competitive di cui altrimenti non potrebbero godere.
  • Sarà necessaria una residenza minima di tre anni nel nuovo Paese per acquisire il diritto a rappresentare una nuova Federazione. In alternativa servirà la cittadinanza acquisita prima del primo tesseramento con la Federazione d’origine. La mobilità internazionale degli atleti sarà decisamente limitata e cambiare casacca non sarà più così semplice e immediato.
  • Il grande scossone sarà il seguente: se un atleta ha rappresentato la propria Federazione d’origine in passato (attenzione: a qualsiasi livello, anche giovanile!) non potrà più cambiare Nazionale. Se questa regola fosse stata in vigore in passato, Wilfredo Leon non sarebbe potuto passare da Cuba alla Polonia, Melissa Vargas non avrebbe potuto abbracciare la Turchia dopo aver giocato per Cuba, Kamil Rychlicki non sarebbe italiano visto il passato con il Lussemburgo.

Novità importante che entreranno in vigore nel 2026 e che daranno un nuovo volto alla pallavolo mondiale, facendo già discutere nell’ambiente: addio all’acquisto di talenti e identità nazionale più stabile, come da desiderio della Federazione Internazionale. Attenzione però a un aspetto: e se Nazionali di prima fascia osserveranno i prospetti più giovani di altre Federazioni spingendoli verso la propria realtà prima che indossino la maglia del Paese di appartenenza?

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