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Basket, i migliori italiani della 12a giornata di Serie A. Alessandro Pajola, sempre pronto per le necessità
In archivio anche la 12a e quartultima giornata del girone di andata di Serie A 2025-2026. Inevitabilmente, è stata anche quella del big match per eccellenza di questa fase stagionale, Virtus Bologna contro Germani Brescia, che per coincidenza o forse no è anche rivincita della finale scudetto vissuta nello scorso giugno.
E ad essere decisivo è stato qualcuno che conosciamo bene. Alessandro Pajola ha vestito i panni, se non di Superman, perlomeno dell’uomo di cui la Virtus semplicemente non può fare a meno. Non valgono solo i 17 punti, i 4 rimbalzi, i 3 assist, le 4 palle recuperate. Vale anche il suo usuale pedigree, quello di giocatore capace di incidere anche là dove il tabellino non dice: un mantra ripetuto già tante volte, eppure mai valido a sufficienza. Oltretutto, il suo merito è anche quello di difendere fortissimo su Ivanovic, fatto che obbliga Amedeo Della Valle (20 punti per lui) a caricarsi di altre responsabilità e soprattutto disturba significativamente il gioco bresciano. Accanto al “Pajo” anche un solido Momo Diouf, da 9 punti e altrettanti rimbalzi per 18 di valutazione.
Nelle altre partite, in linea generale, gli sforzi degli italiani corrispondono a quello che, in inglese, si chiama “losing effort”: belle performance, ma senza vittoria. Fa eccezione un Leonardo Candi che, per aiutare la Reyer Venezia a battere Napoli (in cui Stefano Gentile trova una delle migliori giornate stagionali), lo fa egregiamente: 9 punti, 5 rimbalzi, 5 assist, la presenza sempre al posto giusto quando serve, in sostanza un bel segnale di fiducia a tutti gli effetti. Con 15 di valutazione questa è anche la sua miglior partita della stagione, almeno limitandoci al campionato italiano (in EuroCup è capitato di meglio, ma in una giornata no per il resto della squadra).
Sforzi senza esito vincente, si diceva. C’è quello di Giordano Bortolani nel derby Cantù-Milano, con il suo fuoco da ex che vale 21 punti anche senza successo (ma è la dimostrazione che, forse, Cantù meriterebbe un paio di vittorie in più rispetto alle attuali tre). E poi c’è il caso più clamoroso, quello di Trapani. Che quasi fa dimenticare come, da parte di Sassari, ci sia stato nettamente il miglior Andrea Mezzanotte della stagione (e non solo per i 14 punti). Alessandro Cappelletti va forte, fortissimo, al di là dei 18 punti, con tante piccole cose in cui è utile. I problemi sono due: uno è che la partita “se n’è andata” nel primo quarto, l’altro è che per il club siciliano, più che altro, adesso la partita si gioca fuori dal campo.
