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Rugby

United Rugby Championship: la Benetton dura un tempo, poi crolla con l’Ulster

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La mischia della Benetton Treviso
La mischia della Benetton Treviso / IPA Agency

È tornata l’United Rugby Championship dopo la lunga pausa internazionale, e in attesa delle coppe europee, e all’Affidea Stadium di Belfast sono scesi in campo i padroni di casa dell’Ulster e la Benetton Treviso. Uno scontro diretto nella corsa playoff, con i veneti chiamati a un’impresa sul campo dei nordirlandesi. Ecco come è andata.

Nei primi venti minuti a Belfast la Benetton, nonostante le numerose assenze tra i nazionali, mostra subito carattere e ritmo. L’Ulster passa per primo al 10’ con Baloucoune, favorito da un rimbalzo beffardo alle spalle di Rhyno Smith, per il 5-0, ma la risposta dei biancoverdi è immediata. La squadra veneta resta organizzata, guadagna campo con convinzione e al 16’ Jacob Umaga accorcia dalla piazzola, premiando una sequenza in cui Treviso aveva messo sotto pressione i nordirlandesi per il 5-3. Nei primi scampoli di gara, insomma, gli ospiti dimostrano di non essere venuti a fare da comparsa.

Nel secondo blocco di tempo, dal 20’ in poi, il match si accende. L’Ulster trova la seconda marcatura con Kok al 22’ per il 12-3, ma la Benetton non si lascia scuotere e continua a macinare gioco dentro i 22 avversari. Prima una revisione video nega una possibile meta, poi al 28’ arriva il premio meritato: Bernasconi piomba oltre il ruck sulla linea di meta e riapre la sfida, con Umaga che aggiunge la trasformazione per il -2. La pressione trevigiana non cala e allo scadere del primo tempo è ancora la mischia italiana a fare la differenza: su una scelta discutibile di Doak, che lascia l’ovale nella mischia, il Benetton spinge forte e conquista un altro prezioso calcio, che Umaga trasforma per il primo vantaggio della serata, 12-13, coronando una prima frazione giocata con personalità e coraggio.

La ripresa si apre con un Benetton determinato a confermare quanto di buono mostrato nel primo tempo: gli uomini in biancoverde evitano il gioco al piede controvento e provano a costruire a mano, attaccando con velocità e coraggio. L’ingresso nei 22 dell’Ulster alza il ritmo, ma un turnover di Wilson frena una situazione che poteva diventare interessante per i trevigiani. Da lì l’inerzia cambia: al 53’ Hume sfrutta una serie di avanzamenti pesanti dei padroni di casa per riportare avanti l’Ulster, e poco dopo Kok trova la sua seconda meta di giornata chiudendo un’azione estesa sulla sinistra. Due fendenti che non cancellano la volontà degli italiani, ma costringono Treviso a inseguire nel momento più complicato del match.

L’ultimo terzo di gara, però, gira rapidamente a favore degli irlandesi. Al 63’ il giallo a Ratave per un in avanti volontario porta non solo all’inferiorità numerica, ma anche a una meta tecnica che amplia il divario in modo pesante. Stremato dallo sforzo iniziale e dalle rotazioni obbligate, il Benetton fatica a contenere l’onda d’urto avversaria: Sheridan aggiunge un’altra marcatura al 68’, poi Baloucoune chiude i conti nel finale per il 47-13. Un passivo severo per una squadra giovane e rimaneggiata, che aveva saputo giocare alla pari per oltre mezz’ora ma che è poi crollata sotto la pressione costante dell’Ulster e dell’inferiorità numerica.

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