Speed SkatingSport Invernali
Speed skating, Davide Ghiotto deve respingere l’assalto dei giovani rampanti nel feudo dei 10000 metri
Dove eravamo rimasti? La Nazionale italiana di speed skating riprende il proprio cammino nella stagione olimpica e il primo appuntamento di Coppa del Mondo a Salt Lake City (14-16 novembre) è ormai prossimo. La compagine tricolore vuole riprendere il filo del discorso interrotto, ricordando cosa era accaduto nell’annata agonistica passata.
Nei Mondiali su singole distanze ad Hamar (Norvegia), la selezione del Bel Paese aveva conquistato tre ori e cinque podi (3 ori, 1 argento e 1 bronzo). Considerando i 18 podi nella Coppa del Mondo, il computo complessivo aveva portato a 23 piazzamenti nelle prime tre posizioni, nuovo primato nazionale che migliora di due lunghezze quando ottenuto nella stagione 2005-2006, quella che culminava con le Olimpiadi di Torino. E così, vien facile pensare che con questi presupposti si possa avere delle ambizioni per il nuovo appuntamento in casa a Cinque Cerchi di Milano Cortina 2026.
In tutto, per la terza volta consecutiva, Davide Ghiotto si è laureato campione del mondo nei 10000 metri, precedendo il polacco Vladimir Semirunniy e il ceco Metoděj Jílek. Una nuova generazione di atleti minaccia il regno del campione veneto, pensando ai Giochi. Uno spaccato lo si può trarre per quello che era accaduto in Norvegia nei 5000 metri, dove l’azzurro aveva terminato in quarta posizione, preceduto dal norvegese Sander Eitrem, dall’olandese Beau Snellink e da Semirunniy.
Nomi dai quali Ghiotto si dovrà guardare nel percorso che porterà alle Olimpiadi, funzionale alla conquista della qualificazione, volendo anche essere protagonista nella gestione doppia tra 5000 e 10000. Le caratteristiche del pattinatore italiano si sposeranno sempre maggiormente nella prova più lunga, ma non ci si tirerà indietro anche dalla sfida nell’altra distanza.
