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Pattinaggio di figura: è già il momento della verità per Guignard-Fabbri. Delicatissima la gara all’NHK Trophy

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Guignard-Fabbri IPA Sport
Charléne Guignard-Marco Fabbri/ IPA Sport

Sembra assurdo, ma è così. Questo weekend arriverà il primo, enorme, delicatissimo, momento della verità per Charléne Guignard-Marco Fabbri. La coppia di danza azzurra sarà della partita all’NHK Trophy 2025, quarta tappa del circuito ISU Grand Prix 2025-2026 di pattinaggio di figura in scena sul ghiaccio di Osaka a tre settimane di distanza dall’oltremodo deludente quarto posto arrivato ad Angers.

Come già spiegato abbondantemente in queste pagine, la prestazione al Grand Prix De France ha lasciato un velo di grande preoccupazione intorno agli azzurri, pesantemente sottostimati dal pannello giudicante che, oltre a non regalare pressoché nulla in termini di GOE, ha abbassato sensibilmente rispetto agli standard il valore del binomio in termini di components. Eloquente in tal senso il punteggio totale di 195.98, il nono riscontro overall tra gli altri team di vertice.

Si è trattato di un responso durissimo, vissuto come normale con molto nervosismo dai nostri ragazzi, visibilmente contrariati già a caldo al kiss&cry e (giustamente) polemici anche nel post-gara a mezzo social. Ma adesso, per quanto possibile, occorre voltare pagina: Charléne e Marco avranno infatti la possibilità di presentarsi di nuovo davanti ai giudici, nella speranza di raddrizzare il tiro e vedere l’aria finalmente cambiata.

Ricordiamo che gli atleti seguiti da Barbara Fusar Poli, così come Piper Gilles-Paul Poirier e Madison Chock-Evan Bates, non hanno partecipato ad alcuna prova della cosiddetta pre-season (scelta adottata anche da Laurence Fournier Beaudry-Guillaume Cizeron, anche se per causa di forza maggiore). Con molta probabilità dunque gli azzurri avranno lavorato in questi giorni proprio sui feedback dell’evento francese, andando a cesellare gli aspetti meno compresi e apprezzati dei due programmi (la rhythm dance è pattinata sulle frizzanti note dei Backstreet Boys, mentre il meraviglioso libero su “Diamanti” di Giorgia)

Ma sarà una gara di nervi. Perché vista la situazione, i nostri ragazzi dovranno essere bravi ad entrare in bolla, non pensando troppo a quello che succede dall’altra parte della balaustra ed ai punteggi degli altri. Serve una prestazione di altissimo profilo per poter mettere a nudo tutti gli eventuali problemi del sistema giudicante, oltre che per inseguire un sogno Finals che ad oggi non è impossibile da ottenere.

Per staccare il pass per Nagoya, occorrerà infatti un solo risultato: la vittoria. E non sarà semplice, considerata la presenza dei britannici Lilah Fear-Lewis Gibson – secondi proprio al Grand Prix De France e storicamente dietro agli azzurri fino ad un discutibile ribaltone maturato ai Mondiali 2025 e confermato in terra transalpina – e dell’incognita rappresentata dal debutto dei fratelli statunitensi Maia ed Alex Shibutani, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Pyeongchang 2018 e tornati quest’anno sulla scena per rincorrere il sogno a cinque cerchi. Servirà dare tutto, nella speranza di ricevere un trattamento adeguato, rispettoso e consono. Forza ragazzi.