Tennis
Panatta sentenzia sull’Italia in Coppa Davis: “Forti anche senza Sinner e Musetti, ma saremmo stati imbattibili”
L’Italia sta facendo a meno di Jannik Sinner e Lorenzo Musetti alle Finals di Coppa Davis: il numero 2 del mondo ha deciso di tirare un po’ il fiato in chiusura di una stagione molto intensa, culminata con un doppio trionfo Slam (Australian Open e Wimbledon) e con l’affermazione alle ATP Finals; il numero 9 del ranking ATP è arrivato un po’ con le pile scariche a Torino (dove ha comunque vinto un incontro) ed è in attesa del secondo figlio, dunque ha preferito non scendere in campo a Bologna.
Il capitano Filippo Volandri si è così affidato a Flavio Cobolli, Matteo Berrettini e Lorenzo Sonego come singolaristi nella massima competizione per Nazionali di tennis. L’esordio contro l’Austria ai quarti di finale è stata brillante: Berrettini e Cobolli hanno dettato legge nei proprio impegni, chiudendo i rispettivi sforzi in due set, e così gli azzurri si sono qualificati alla semifinale contro il Belgio, in programma venerdì 21 novembre (ore 16.00) nel capoluogo emiliano.
L’Italia, la cui formazione è completata dalla coppia di doppio formata da Andrea Vavassori e Simone Bolelli, sta inseguendo la terza Insalatiera consecutiva (la quarta nella propria storia): contro Zizou Bergs e compagni ci sono tutte le carte in regola per fare bene, poi nell’eventuale atto conclusivo si fronteggerebbe la vincente del match tra la Spagna (priva di Carlos Alcaraz, ma capace di firmare il colpaccio contro la temibile Cechia) e chi la spunterà tra l’Argentina e la Germania di Alexander Zverev.
Adriano Panatta ha voluto fare un punto della situazione ai microfoni dell’Ansa: “Noi siamo una squadra forte anche senza Sinner e Musetti, ma con loro probabilmente saremmo stati imbattibili“. Il vincitore della Coppa Davis 1976, suo anno magico in cui si impose anche al Roland Garros, ha poi proseguito: “Le altre squadre non sono ingiocabili: Berrettini e Cobolli hanno giocato alla grande contro l’Austria e abbiamo anche un ottimo doppio“.
