Tennis
Novak Djokovic: “Io non gioco a tennis solo per i risultati, sono ancora motivato per nuove sfide”
Novak Djokovic è chiaramente uno dei due grandi osservati speciali (insieme a Lorenzo Musetti) al via dell’ATP 250 di Atene, ultimo appuntamento prima delle Finals di Torino che scatteranno domenica 9 novembre. Il fuoriclasse serbo torna in azione quest’oggi nella capitale greca contro il cileno Alejandro Tabilo dopo aver rinunciato al Masters 1000 di Parigi con l’obiettivo di conquistare il titolo in questo torneo praticamente di casa, essendo diretto da suo fratello.
“Molti pensavano che dopo aver vinto l’oro olimpico avrei concluso la mia carriera, ma io non gioco a tennis solo per i risultati. Certo, si tratta di un aspetto importante per la mia motivazione, ma in generale mi piace il tennis e tutto ciò che comporta sia per me che per la mia famiglia“, dichiara Nole alla vigilia del suo debutto odierno ad Atene.
“So che fin quando giocherò sarò sotto i riflettori ma questo non mi preoccupa, anzi mi piace. Mi piace poter contribuire allo sviluppo, alla popolarità e al progresso del nostro sport. Sento di avere ancora motivazione e voglia per affrontare nuove sfide. È strano ricominciare da zero talvolta ai tornei ma è una cosa che mi piace“, aggiunge il 24 volte campione Slam ai microfoni di SDNA.
Sulla decisione di trasferirsi in Grecia: “Non l’avevo pianificata ma in realtà negli ultimi due anni sono cambiate tante cose, sono successi vari avvenimenti e abbiamo preso cosi questa decisione, importante sia a livello personale che professionale. La vita è questa, abbiamo due bambini piccoli e stiamo cercando di trovare l’ambiente migliore per loro. Questa è la nostra priorità, vogliamo che crescano nell’ambiente migliore per favorire la loro salute psicologica. In generale la priorità è avere più tempo per noi stessi come famiglia. Ci sentiamo benvenuti, le persone sono gentili, generose ed amichevoli. Sentiamo poi di avere più tempo come famiglia, facciamo più cose per avvicinarci“.
