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Tennis

Monaco si sbilancia: “Sinner cattivo come Terminator, un Nadal silenzioso. Musetti ha dimostrato che non è un imbucato”

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Lorenzo Musetti
Lorenzo Musetti / LaPresse

Una grande notte per l’Italia del tennis. Ieri sera infatti Lorenzo Musetti ha battuto in tre set Alex De Minaur, ottenendo così il primo successo alle ATP Finals di Torino. Nel pomeriggio invece Carlos Alcaraz seppur in difficoltà si è liberato di Taylor Fritz, proseguendo il suo percorso netto. Di questo, ma anche di molteplici altri argomenti, si è occupato Guido Monaco in occasione dell’ultima puntata di TennisMania, trasmissione in onda sul canale YouTube di OA Sport a cura dello stesso Monaco con Dario Puppo e Massimiliano Ambesi.

In primis il giornalista ha parlato della vittoria dell’iberico che, a suo dire, ha approfittato di un Fritz a corto di benzina: “Io non sono amante di questo torneo ma sto vedendo delle partite notevoli, anche i doppi con qualche scambio in più che aiuta. La costante è Fritz: gioca la Laver Cup in campo lento e stragioca, gioca qui l’anno scorso e stragioca, quest’anno stragioca pure; è un equilibrio che gli aggrada molto, un po’ come il cemento all’aperto con tutte le difficoltà del caso. A mio avviso è una occasione persa per Fritz per come ha giocato e per come era agitato ad Alcaraz: gli è mancato quello che gli è mancato altre volte nella sua carriera. Nel secondo set nella fase cruciale non vedo un grande merito di Alcaraz, bensì un passaggio a vuoto del rivale. Lo ha detto anche lui successivamente; poi chiaro che l’altro si tranquillizza, ha più benzina e la porta a casa. Erano entrambi più agitati del solito. Taylor forse percepiva l’occasione di far bene, lo capivi dal linguaggio del corpo. La sensazione di essere sopra non gli ha permesso di essere lucido e determinato. Lì si fa la differenza tra il campione ed il fuoriclasse“.

In seguito, il telecronista ha analizzato il match tra Musetti e De Minaur: “De Minaur a tutto tondo fa sedici sconfitte contro i top 20 del mondo. E’ un ragazzo che ammiro, sta in campo bene, gli manca il centesimo per fare l’euro. Prende sostanzialmente una lezione di tennis nel primo set che trascina 7-5 perché Musetti non lo uccide. Lorenzo ha rischiato di maledire molto il primo game del secondo dove c’è stato l’abbattimento di De Minaur, può fare il break ma non lo concretizza. Poi comincia un’altra partita, l’australiano ha giocato a ping pong sfruttando la velocità ed il calo di Musetti. Per un set e mezzo ha giocato ad un ritmo ed una velocità pazzeschi, con un anticipo non normale. Lì Musetti ha la capacità di rimanere agganciato. Il Finale è una delle cose più belle che io mi auguro di trovare quando vado a vedere una partita di tennis. Una roba rocambolesca, ma dentro c’era tanta qualità e tanto tennis. Sono due che hanno una cilindrata, una stazza fisica per cui giocano un tennis diverso rispetto ad altri. Ma che spettacolo, che reazione di Musetti e che scambi incredibili. Vedi quando cadono tutti e due, il passante di dritto e l’ultimo punto con il passante in corsa. Io ieri avevo la pelle d’oca. Un bellissimo momento. Sono dispiaciuto per Alex perché se non vince manco questa non so come e quando potrà vincere una partita in un contesto del genere”. 

Monaco ha quindi proseguito: “Nel primo set Musetti spinge molto e tira forte, ma da lontano. E’ stata una partita con scambi sulla quale De Minaur aveva una certa sensazione, cercava di rubare il tempo che è la sua capacità migliore. Lui cambia modalità, cambia modo di stare in campo. Musetti viene dominato ma si capiva che poteva riagganciarla. Secondo me uno era stanco, l’altro aveva lasciato. Questo ha fatto in modo che al terzo set giocassero a braccio sciolto, sembrava un allenamento. Bravi. Ho notato qualche nervosismo tra De Minaur ed il box, poi però nel finale di partita si è rivolto spesso al coach. Solite robe di campo, quando sei frustrato ti sfoghi con gli allenatori. Il coach non è Re Mida, altrimenti andiamo con il telecomando”.

L’esperto ha poi sottolineato un paradosso: “Crudele. se Musetti batte Alcaraz in due set fa un regalo a Sinner ma non fa un regalo al torneo. Perché tutti aspettiamo quella finale. Su Musetti io avevo sperato che potesse non essere un imbucato, che potesse essere competitivo: aver vinto questa partita in chiave futura è una grandissima iniezione di fiducia di questo ragazzo la cui crescita è sempre costante, gradino dopo gradino, nello stare in campo, nella capacità di reazione, nello stare sul campo in queste superfici. Oggi possiamo dire che i primi dieci-quindici sul cemento nel mondo li vale”. 

Monaco ha poi brevemente commentato una delle ultime notizie emerse questa mattina riguardanti il nativo di Carrara che potrebbe rinunciare a prendere parte alla finale della Davis: “Ci sono giocatori che la sentono di più, altri di meno. Musetti ci tiene, ma gli è cambiato lo status di giocatore, in più potrebbe nascere la seconda bimba. Un Musetti sfibrato, sostituito da un Sonego non cambia granché il peso della squadra. La partita ieri ha aiutato, ma c’era un calore verso questo ragazzo clamoroso. Per fortuna si inizia a capire che abbiamo un extra terrestre ed uno che può farci godere tantissimo. Al momento non abbiamo un dualismo, bensì due giocatori straordinari con obiettivi diversi, godiamoceli entrambi. La parabola di Musetti mi emoziona, specie pensando a dove è partito. Un anno e mezzo fa stava giocando i Challenger, poi è partito qualcosa di clamoroso. Bublik ha sperperato il suo talento, lui non l’ha mai fatto. Sta cercando di trovare il suo equilibrio”. 

Non è mancato anche un commento sulle prossime sfide: “Fèlix-Aliassime e Shelton sono due che servono bene e rispondono abbastanza poco, hanno momenti alterni. Il canadese sceglie di stare vicino, Shelton meno. Sarà un match di pesi massimi. Le sensazioni ci dicono che Auger-Aliassime è favorito, vedi anche il primo set contro Sinner, ma non credo che uno che si è trascinato la gamba per tutta una partita scenda in campo fresco come una rosa, se risente del problema che fa?“.

Jannik Sinner nel match di questa sera potrebbe faticare sul servizio da destra, praticato da Zverev: “Faticano tutti i giocatori. Proprio sul servizio di esterno: ieri De Minaur sul 5 pari va su ace esterno, tanti faticano da quella parte, ormai riescono a trovare degli angoli acuti che anche se sai che servono comunque fatichi. A Parigi Sinner si allenava su quella situazione di gioco e gli si dava dello scarso perché non riusciva a rispondere nonostante il suo grande allungo. E’ una soluzione che viene utilizzata tantissimo, per quanto possa sembrare prevedibile: per il ribaltatore è sempre complicato, anche se trovi la palla non ti basta rispondere, altrimenti non difendi più. Sinner sa rispondere, ma è una situazione di gioco che chi sa sfruttare si porta via tanti punti“. Poi, tornando su Musetti in vista dell’impegno con Alcaraz: “Dal fondo certi giocatori fai fatica a sfondarli con continuità, non puoi andare a rete solo sei volte in una partita. Deve farlo ogni volta ne ha la possibilità. Poi ovviamente deve giocare tante prime, non può rispondere sempre da lontano. Deve essere aggressivo sperando di trovare un Alcaraz in linea con quello che ha fatto nei primi due giorni, con tante fiammate“. 

La voce di Eurosport ha poi commentato l’addio di Fabio Colangelo al team di Lorenzo Sonego: “Ho sentito Santopadre qualche giorno fa, non sapevo che Sonego si separasse da Congy. Ha fatto un ottimo lavoro, ha dato a Sonego una seconda parte di carriera con degli spunti per poter progredire in un momento in cui tutto sembrava arenato. Lorenzo con Santopadre ha sempre avuto in feeling particolare, non è facile comminare due allenatori che per quanto esperti hanno visioni differenti. Poi è il giocatore che fa delle scelte. Al momento non saprei dire di più. Chiude la stagione con un progresso nel gioco e alcuni risultati pesanti. Sicuramente ha aggiunto delle cose che prima non aveva. Io penso che Fabio ne esca a testa altissima e con un arricchimento del suo curriculum. Poi il rapporto è molto profondo, sarà dispiaciuto ma spero che presto trovi u altro progetto ed un altro giocatore“. 

Monaco ha poi rimarcato un aspetto già sciorinato in precedenza, in merito alla cattiveria silenziosa di Sinner: “E’ come Terminator, non è umano. E’ cattivo, io l’ho sempre detto. In campo è cattivo, ha la determinazione di vincere la partita e e di annientare l’avversario. Lo trovo un Nadal silenzioso, la modalità è la stessa: ti batto prima di scendere in campoE riguardo i pronostici, il giornalista non ha lasciato troppi dubbi: “Per me Fèlix-Aliassime non finisce il match perché ha male. Per Sinner vedo un trattamento Fritz dell’anno scorso. 7-6 6-, un 6-4 6-2. La presenza di Musetti ha reso questa l’edizione più memorabile degli ultimi anni. C’è pepe e la bellezza di saperlo giocare. E’ stato un valore aggiunto che nessun altro giocatore avrebbe potuto portare”.

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