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Tennis

Matteo Berrettini celestiale fuoriclasse! Non dà scampo a Carreno Busta e porta l’Italia avanti 1-0 sulla Spagna

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Matteo Berrettini
Berrettini / LaPresse

Un’ora e 18 minuti basta all’Italia per andare in vantaggio nella finale contro la Spagna in Coppa Davis. A Bologna, Matteo Berrettini batte per 6-3 6-4 Pablo Carreno Busta senza concedere un break né una palla break. Undicesima vittoria di fila in Davis per il capitolino, che rimane sempre un lusso come numero 2 in, sostanzialmente, qualsiasi situazione. Tra poco toccherà a Flavio Cobolli e Jaume Munar.

Già nel terzo game si deve andare ai vantaggi, ma Berrettini tiene tranquillamente la situazione sotto controllo. Il capitolino è per certa misura quello che va un po’ più vicino al break (due 15-30), anche se poi Carreno Busta non è da meno, specie quando vede il suo avversario servire poche prime e provare ad aggredire sulla seconda. Quando tutto sembra essersi stabilizzato, ecco arrivare d’improvviso le prime tre palle break nell’ottavo game, tutte insieme: 0-40, in termini tennistici. Carreno Busta cancella la prima con un ace, la seconda con una prima profonda, ma sulla terza non ci riesce. Il nastro ferma il dritto di Berrettini, costringendolo ad andare a rete, ma lo spagnolo non lo supera perché arriva una bella volée bassa di rovescio che vale il 5-3. La chiusura del set arriva rapida: 6-3 in 36 minuti.

Il giocatore di Gijon rimane fondamentalmente scosso, sbaglia un po’ troppo quando rientra in campo e deve fronteggiare altre due palle break, ma è soprattutto la seconda a determinare qualche rimpianto: due bei rovesci incrociati, ma il dritto resta di poco largo in lungolinea. Di fatto i due tornano a equivalersi, con un Carreno Busta che si mostra più continuo al servizio almeno per qualche gioco, ma sul 4-4, cioè quando ritorna a farsi sentire la pressione, le cose cambiano nuovamente per lui. Ed è anche un gran incrociato di Berrettini a portare in dote tre palle break. Basta la seconda, con una risposta di dritto così profonda che lo spagnolo non ha nessun tempo né modo di organizzarsi: 5-4. Non ci sono più problemi di nessun tipo: arrivano sia il 6-4 che il vantaggio dell’Italia in questa finale.

Sono 13 gli ace che mette a segno Berrettini, un dato che fondamentalmente collima in pieno con l’83% di punti vinti con la prima. Da contraltare fa il 7/16 di Carreno Busta con la seconda, un 44% che fa capire come questo elemento sia stato sfruttato in pieno da una versione di buonissimo livello del romano. Che, in pratica, ha giocato da par suo l’ultima partita del suo anno.

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