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Judo

Judo, c’è il via libera agli atleti russi con inno e bandiera dall’IJF!

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Timur Arbuzov
Timur Arbuzov / IJF

Una novità importante ci sarà nel massimo circuito internazionale del judo. La federazione mondiale ha confermato ufficialmente il via libera per la partecipazione degli atleti russi, con tanto di inno e bandiera. Nei fatti, l’IJF (International Judo Federation) è la prima federazione sportiva a mettere fine al bando per lo sport nei confronti della rappresentativa, deciso dal CIO e da tutti gli organismi sportivi internazionali dopo l’invasione nei confronti dell’Ucraina e l’inizio del conflitto.

Pertanto, a partire da domani, nel Grand Slam di Abu Dhabi i judoka di Santa Madre Russia potranno competere a pieno titolo, senza limitazioni. Nel 2022, la federazione di judo aveva tolto al leader russo Vladimir Putin la carica di presidente onorario. A distanza di tre anni, un cambio di rotta rilevante.

IJF che ha spiegato così le proprie motivazioni attraverso una nota: “Gli atleti non hanno alcuna responsabilità per le decisioni dei governi o di altre istituzioni nazionali ed è nostro dovere proteggere lo sport e i nostri atleti. Fino ad oggi, la maggior parte delle federazioni sportive mondiali, come anche il CIO alle Olimpiadi, aveva permesso la partecipazione di atleti russi solo come neutrali, ovvero senza bandiera né inno, e solo se non coinvolti anche solo indirettamente nell’invasione russa, con sostegno morale o partecipazione ai corpi militari“.

Si sottolinea: “L’IJF ha attraversato un periodo di significativa pressione geopolitica con misurata responsabilità, garantendo la continua unità della famiglia del judo e la sicurezza e l’equità delle competizioni per tutti gli atleti di tutte le nazioni. A seguito dei recenti sviluppi, tra cui il ripristino della piena rappresentanza nazionale per gli atleti bielorussi, l’IJF ritiene ora opportuno consentire la partecipazione degli atleti russi a parità di condizioni. La Russia è stata una nazione leader nel judo mondiale e si prevede che il suo pieno ritorno arricchirà la competizione a tutti i livelli, nel rispetto dei principi di equità, inclusività e rispetto dell’IJF. La Federazione è impegnata a trattare tutti i suoi membri in modo equo, senza discriminazioni, in conformità con la Carta Olimpica e i principi dello sport, che affermano che lo sport deve essere praticato e rappresentato senza discriminazioni di alcun tipo. Lo sport è l’ultimo ponte che unisce persone e nazioni in situazioni e ambienti di conflitto molto difficili. Lo sport deve rimanere neutrale, indipendente e libero da influenze politiche“.

Decisione dell’IJF accolta con grande soddisfazione dalla federazione russa di judo: “Ringraziamo l’IJF per questa decisione attesa da tempo, giusta e coraggiosa. Siamo lieti che il judo internazionale sia stato il primo a prendere questa decisione storica, rimanendo fedele ai valori dell’umanesimo e dimostrando la sua capacità di agire per il bene di tutti“, le parole del presidente, Sergey Soloveitchik, in un comunicato ufficiale.

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