Tennis
Jannik Sinner è l’incubo di Zverev: nuova vittoria netta e primato in cassaforte alle ATP Finals
Jannik Sinner si qualifica con una partita di anticipo per le semifinali delle ATP Finals. Terza vittoria nel giro di poche settimane su Alexander Zverev: il tedesco esce sconfitto dall’Inalpi Arena per 6-4 6-3 e dovrà giocarsi la qualificazione al penultimo atto contro il canadese Felix Auger-Aliassime. Per Sinner, invece, venerdì l’ultimo avversario sarà l’americano Ben Shelton, ma già c’è la certezza di vederlo al sabato.
Zverev prova subito a mettere pressione a Sinner: palla break già nel primo game, ma basta la prima a cancellare tutto. E lo stesso accade anche nella seconda delle occasioni. Il conto ace sale già a 5 dopo due turni di battuta, e nel corso del tempo c’è anche qualche tentativo di variare cambiando le carte in tavola, a volte anche con la palla corta. Dall’altra parte, il tedesco non intende cedere sostanzialmente mai e, pur se in alcuni scambi si lotta, non ci sono mai i presupposti per il break. O almeno, non fino al 5-4, quando tre errori di dritto di Zverev consegnano a Jannik due set point sul 15-40. Il numero 3 del mondo si rimette in carreggiata proprio in quel momento, ma non riesce a chiudere e Sinner finisce per mettere insieme un dritto che trafigge Zverev: 6-4 in 47 minuti con 16 vincenti contro 8 e (8-9 in gratuiti, uno in meno).
Sull’1-1 del secondo set c’è un passaggio a vuoto molto evidente del numero 2 ATP, che finisce per dover fronteggiare tutte insieme tre palle break. Dallo 0-40, però, tra ottimi servizi e un punto chiuso con il dritto a seguire per Zverev c’è ben poco da fare. Sul 2-1 l’italiano sale fino al 15-30, solo che il tedesco non si fa più chiamare in luoghi che siano diversi dal concetto di fondocampo. Poi, sul 2-2, dal 30-0 perde la prima, non ha la sua seconda solita, gioca una palla corta vista con anticipo dall’altra parte ed è 30-40. Tanto per cambiare, si salva con l’ace, l’undicesimo, al che Zverev reagisce mettendosi la racchetta in bocca dalla parte del manico. Sul 3-2 il tedesco, ancora nervoso per vari motivi (tra cui un ledwall temporaneamente in vena di bizze), viene costretto a diversi errori e va sotto 30-40. Sinner decide di allontanarlo, gli gioca una palla corta di prima qualità e va sul 4-2. Il finalista di Melbourne prova a reagire, trova lo 0-30, ma tra una gran prima e un rovescio lungolinea che esalta l’Inalpi Arena viene ripreso. Guadagna una palla del controbreak, non è in grado di concretizzarla e poi, nonostante il game in lotta, non viene lasciato neanche più in grado di avvicinarsi. Un’ora e 37 minuti serve per far gioire il pubblico e regalargli, con certezza, anche una semifinale con l’uomo simbolo dell’Italia tennistica.
I numeri di Sinner parlano chiaro, anzi chiarissimo: per un inusuale 35% di punti vinti con la seconda (33% Zverev), Sinner può però sfoderare una delle più belle performance di sempre con la prima in campo: 83% di punti vinti su un valido 71% di quelle che entrano. E, ancora una volta, il discorso indoor suona fatto a pennello per il classe 2001 di Sesto Pusteria.
