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Formula 1GP Las Vegas

F1, Oliver Bearman sempre più convincente. Ha preso in mano la Haas e il 2027 potrebbe essere a tinte rosse…

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Oliver Bearman / Pier Colombo

Uno degli argomenti più interessanti nel finale della stagione di F1 2025 è rappresentato dal rendimento di Oliver Bearman, sul quale ultimamente si sta accendendo più di un riflettore. Non potrebbe essere altrimenti, perché il giovanissimo britannico viene da quattro piazzamenti consecutivi in zona punti, fra i quali si annovera il sensazionale quarto posto conseguito in Messico.

Il ragazzo “ha svoltato” dopo la pausa estiva, sia in qualifica che in gara. Sul giro secco ha rifilato un sonoro 6-1 a Esteban Ocon dall’Olanda in poi, modificando i rapporti di forza dopo il 6-8 antecedente alle ferie. Si tratta di un’indicazione legata alla competitività. Però, a lasciare il segno, sono i risultati nei GP.

Sotto questo aspetto, le performance sono affini. Sino all’Ungheria la Haas era trainata dal francese, che ha portato in dote 27 dei primi 35 punti marcati dal team. Dopodiché, è stato l’inglese a recitare la parte del Leone, apponendo la sua firma su 32 dei successivi 35 punti della squadra! Un vero e proprio ribaltamento nelle gerarchie.

D’accordo, Ocon non è un fenomeno, ma si parla comunque di un pilota che corre in F1 in pianta stabile da quasi un decennio e che ha saputo togliersi grandi soddisfazioni (seppur estemporanee). Sappiamo quanto sia importante l’esperienza nel Circus attuale ed è palese come fosse lui l’uomo di punta della Haas per il 2025. Eppure, Bearman ha saputo immediatamente reggere il confronto.

A questo punto, l’obiettivo immediato del britannico è quello di chiudere il Mondiale al nono posto. Proprio semplice non sarà, anche perché in quella zona di classifica i distacchi sono minimi e basta un exploit a cambiare radicalmente le gerarchie. In realtà, la prospettiva è a ben più ampio respiro, perché qui si parla dell’ultimo rampollo di FCA.

Oliver, su una Ferrari di F1 ha già corso, gettato allo sbaraglio dall’appendicite di Carlos Sainz a Jeddah nel 2024. Corse più che dignitosamente e si guadagnò il rispetto dei colleghi. Sino ad agosto è stato sulla pista di rullaggio, ora l’impressione è che abbia imboccato quella di decollo. Non si è ancora staccato da terra, ma verosimilmente potrà farlo a breve. Poi comincerà il volo di crociera.

La destinazione? Quella programmata è Maranello, inutile girarci attorno. L’ETA (Extimated Time of Arrival)? Teoricamente, il 2027. Dopotutto, la logica è palese ed è la stessa a cui abbiamo assistito 7 anni fa. Bearman potrebbe stare a Lewis Hamilton come Charles Leclerc è stato a Kimi Raikkonen. Azzardato? Prematuro? Diciamo che la Scuderia sta crescendo un Puledro Rampante. Se diventerà un Cavallino, lo scopriremo nei prossimi mesi. Intanto, osserviamolo con attenzione in questo finale di 2025.

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