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Tennis

Tathiana Garbin: “Paolini sta aggiungendo tante variazioni che fanno la differenza. L’aiuto di Errani è evidente”

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Jasmine Paolini
Paolini / IPA Sport

Jasmine Paolini sta disputando una stagione di alto livello, riuscendo nell’impresa di consolidarsi nella top10 mondiale dopo la grande esplosione del 2024 e avvicinandosi all’obiettivo della seconda qualificazione di fila alle WTA Finals. L’azzurra, capace di trionfare sulla terra rossa romana agli Internazionali d’Italia, ha collezionato quest’anno la bellezza di 26 successi nei WTA 1000, dietro solamente ai 27 della n.1 al mondo Aryna Sabalenka e ai 28 di Iga Swiatek.

Ai microfoni di Supertennis, la capitana azzurra di BJK Cup Tathiana Garbin ha parlato dei progressi della toscana: “Jas ha introdotto numerose novità nel suo reparto tecnico-tattico e secondo me hanno funzionato molto bene. L’aiuto di Sara è evidente, variazioni che sono sempre più frequenti, allaccia le giocate in maniera molto più importante. Oltre alle sue tipiche spinte gioca questa palla carica dando tante variazioni di ritmo e questo la porta a stare sempre più vicino al campo e concludere spesso anche a rete. Sono piccoli dettagli però fanno la differenza“.

Durante la trasmissione Tennis Talk, Garbin si è soffermata nello specifico sulla clamorosa vittoria di Paolini su Swiatek nei quarti di Wuhan per 6-1 6-2: “Non mi piace parlare di perfezione, perché nel tennis non è mai un traguardo, ma tre errori non forzati in un intero match è qualcosa di incredibile. Sono impressionanti i numeri, a parte le sei palle break sfruttate che mostrano una determinazione evidente in quei momenti salienti del match, ha fatto l’87% di punti con la seconda di servizio. Metteva sempre pressione e soprattutto mi dava l’idea che sapesse sempre dove andava a servire l’avversaria, sfruttava sempre questa anticipazione di gioco e credo che questo sia stato determinante“.

Paolo Lorenzi, direttore degli Internazionali d’Italia ed ex tennista italiano n.33 del ranking, ha dichiarato: “Jasmine fa andare la palla molto più veloce delle altre: quando colpisce, le esce dalla racchetta con una facilità incredibile. Però per riuscire a giocare con le prime ha dovuto iniziare a pensare di più. Sta lavorando tantissimo adesso anche con Sara per cercare proprio delle giocate diverse, per aggiungere qualcosa al proprio gioco. Per le caratteristiche che ha, per come si muove, per come colpisce la palla, per come può far girare la palla, cosa che ha imparato nell’ultimo periodo, Paolini si è accorta che può proprio mettere in difficoltà le prime che invece hanno uno schema solo“.

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