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Rugby

Rugby, le Samoa non si qualificano ai Mondiali e a novembre l’Italia deve affrontare il Cile

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tifosi del Cile
tifosi del Cile / LaPresse

World Rugby non aveva previsto l’imponderabile: che le Samoa potessero perdere la doppia sfida di qualificazione contro il Cile e ritrovarsi fuori, almeno per ora, dalla Rugby World Cup 2027. E così, nel calendario delle Quilter Nations Series di novembre, arriva un cambio inatteso e quasi simbolico. Il 22 novembre a Genova, a scendere in campo contro l’Italia non saranno i “Manu Samoa” ma i “Cóndores” cileni, freschi di una storica qualificazione e pronti a misurarsi per la prima volta con gli Azzurri in un test match ufficiale.

La decisione, ufficializzata da World Rugby, è frutto di un accordo tra le tre federazioni coinvolte – Cile, Samoa e Italia – insieme al Sei Nazioni, che organizza le Quilter Nations Series. Samoa ha chiesto di essere esentata dall’impegno europeo per concentrare tutte le proprie risorse sul Torneo di Qualificazione Finale che si terrà a Dubai dall’8 al 18 novembre: un passaggio obbligato per non mancare alla rassegna mondiale australiana del 2027. Ma dietro la comunicazione formale resta il retrogusto di un errore di pianificazione: nessuno a Dublino, sede di World Rugby, aveva messo in conto che i samoani potessero non essere già qualificati.

Il Cile, invece, cavalca l’onda dell’entusiasmo. Dopo la sorprendente eliminazione delle Samoa nella doppia sfida di qualificazione, i sudamericani – alla loro seconda partecipazione consecutiva a una Coppa del Mondo – si trovano ora a raccogliere i frutti di un percorso di crescita che ha colpito gli osservatori. La sfida di Genova rappresenta un traguardo storico: mai prima d’ora l’Italia aveva affrontato il Cile, e il Ferraris ospiterà un evento che promette di unire le comunità latine sotto la stessa passione per la palla ovale.

“Accogliamo questo cambio come una grande opportunità”, ha dichiarato il presidente della FIR, Andrea Duodo. Il CEO di World Rugby, Alan Gilpin, ha parlato di “comprensione e collaborazione” tra le federazioni, ma la vicenda lascia un messaggio più ampio: nel rugby moderno non esistono più gerarchie immutabili. Samoa dovrà guadagnarsi il suo posto tra le grandi, mentre il Cile entra a pieno titolo nel panorama internazionale, portando freschezza, ambizione e un pizzico di sorpresa in una finestra autunnale che si annuncia più interessante del previsto.

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