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MotoGP, Bagnaia sarà il peggiore con la Ducati GP25? Finire dietro a Di Giannantonio nel Mondiale sarebbe uno smacco
Francesco Bagnaia sta attraversando le Forche Caudine. Non si può definire altrimenti l’acuta crisi in cui è sprofondato il ventottenne piemontese, che dopo la pausa estiva ha vissuto un weekend da protagonista assoluto (quello di Motegi) a fronte di sei oscillanti tra la mediocrità e lo sconcerto.
Complessivamente, da agosto in poi, Pecco ha raccolto 61 punti, dei quali ben 37 sono stati marcati in Giappone. Ne consegue che negli altri sei appuntamenti, ne ha assommati solo 24! Una miseria. Difatti, il bi-Campione del Mondo è scivolato al quarto posto in classifica generale, in cui è stato ‘volato via’ da Marco Bezzecchi.
C’è però un rischio ancora più grande, se si ragiona in termini di morale e di immagine. Quello di essere progressivamente scavalcato anche da Fabio Di Giannantonio, l’unico centauro a pilotare una Ducati in versione GP25 al di fuori del Factory Team. Il portacolori del Team VR46 è reduce da un weekend australiano positivo, nel quale ha conseguito il miglior risultato della stagione.
A conti fatti, il romano ha marcato 74 punti nello stesso periodo temporale, solo 13 in più rispetto a Bagnaia, ma diluiti in maniera differente. Cionondimeno, a Phillip Island il confronto diretto è terminato con un sonoro 25-0 in favore del #49. La differenza è di 58 lunghezze e con tre appuntamenti ancora da disputare, non si può escludere che la spirale negativa porti Pecco a chiudere addirittura alle spalle di Diggia.
Lo scenario sarebbe sportivamente drammatico, se visto dalla prospettiva del piemontese. Perché risultare il peggiore del terzetto di centauri dotato di una Ducati ultimo modello, rappresenterebbe uno smacco enorme. Già non è il massimo essere stato demolito (non battuto) da Marc Marquez e finire alle spalle del fratello Alex, che corre in sella a una GP24. Chiudere persino dietro a Di Giannantonio costituirebbe l’epilogo peggiore di una stagione oltremodo negativa.
L’ipotesi è improbabile, sia chiaro. Però il semplice fatto che a questo punto dell’anno sia comunque possibile, dimostra quanto violento sia l’avvitamento negativo imboccato da Bagnaia, che se fosse un aereo starebbe letteralmente precipitando.
Basterebbe un fine settimana solido per riprendere un minimo di portanza. Non necessariamente un lampo come quello abbagliante di Motegi, ci si accontenterebbe di un barlume nel buio più totale. Sepang è una pista dove Pecco in passato ha sempre fatto bene, sicuramente meglio di Phillip Island, mai veramente gradita.
Sarà sufficiente per evitare il rischio di schiantarsi al suolo da qui a Valencia, tramutando il finale del 2025 in un volo a planare, chiudendo con un atterraggio di fortuna? La risposta l’avremo nei prossimi giorni e arriverà dai sobborghi di Kuala Lumpur.
