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Francesco Bagnaia prima si sfoga e poi si scusa a Mandalika: relazione con Ducati a un bivio e l’ascesa di Aldeguer…

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Bagnaia / Valerio Origo

Situazione un po’ schizofrenica tra Ducati e Francesco Bagnaia. A Motegi (Giappone) sembrava che il piemontese e la scuderia di Borgo Panigale avessero trovato la via definitiva per consentire a Pecco di essere veloce sulla mai compresa GP25. Neanche il tempo di metabolizzare pole e vittorie nella Sprint e del GP che Indonesia il pilota di Chivasso è finito nel buco nero.

I soliti problemi di inserimento in frenata e di stabilità si sono ripresentati e così Bagnaia da cigno è tornato brutto anatroccolo, concludendo le sue qualifiche al 16° posto e giungendo ultimo nella Sprint a quasi 30″ dall’amico in Aprilia, Marco Bezzecchi.

Quello che è successo oggi è fuori dal mio controllo e ho dato tutto come sempre. Avevo movimenti incontrollabili, a volte lasciavo il gas, altre sono rimasto senza freni ed è pericoloso. Sappiamo come reagire, ma quello che è successo oggi è inaccettabile. Andrò ai box a parlare“, aveva dichiarato a DAZN Spagna il pilota italiano a caldo.

Il tutto è stato suggellato in negativo dalla caduta nella gara domenicale, quando orbitava in ultima posizione. Per non attizzare il fuoco ulteriormente, Bagnaia e Ducati hanno deciso di non esporsi ai media nel solito modo, riservando alla stampa un audio in cui affermare i seguenti concetti: “Sono molto deluso, dopo la scorsa settimana dove ho ottenuto la pole position e la vittoria in entrambe le gare. Mi aspettavo di arrivare qui e ottenere buoni risultati, come avevo sempre fatto, sebbene questa pista non sia mai stata facile per me. Anche lo scorso anno ho vinto la Sprint e sono giunto terzo in gara. Ma dopo il GP di Motegi sono arrivato qui e non ho avuto le stesse sensazioni. Non sono riuscito a spingere come in Giappone e ho faticato molto. Non abbiamo alcuna risposta per quello che è accaduto questo fine settimana e quindi controlleremo i dati. Spero che gli ingegneri possano trovare la soluzione per la prossima gara e che potremo lottare per i primi tre posti in campionato. Voglio chiedere scusa al team per l’incidente. Stavo spingendo, anche se andavo più lento di 1,5 secondi. Chiedo scusa al team perché volevo colmare il divario dal penultimo e sono caduto“.

Scuse alla squadra e dubbi che riemergono prepotentemente. Una situazione complicata perché non è la prima volta che Pecco, soprattutto al cospetto dei colleghi spagnoli, si sia lasciato andare a esternazioni molto dirette e dure nei confronti del team. Da capire se Ducati si farà scivolare questi “mal di pancia” del n.63 oppure se inizia a farsi largo un piano B.

Il pensiero è all’ingaggio di un altro pilota. Il 2027 è sempre più vicino e nell’anno della rivoluzione tecnica tanto potrebbe cambiare. Non si sa quali siano i programmi a lunga scadenza di Marc Marquez, tornato dominatore quest’anno e infortunatosi a Mandalika. La Rossa, come fatto in passato, potrebbe volgere lo sguardo al proprio “vivaio” e il profilo di Fermin Aldeguer potrebbe essere ideale.

Lo spagnolo sta impressionando per velocità e capacità di apprendimento in Ducati Gresini. La prima vittoria in MotoGp nel GP indonesiano, dopo il secondo posto nella Sprint, non è un risultato da sottovalutare, visto che anche in altre circostanze Aldeguer aveva già mostrato la sua velocità (cinque podi Sprint+GP). Alla fine della fiera, prima vittoria in top class, secondo vincitore più giovane nella classe regina (20 anni e 6 mesi) e primo rookie vincitore da Jorge Martin nel 2021.

Luigi Dall’Igna, per questo, si era sbilanciato in tempi non sospetti dopo il terzo posto a Le Mans (Francia) di Aldeguer. “Fermin è il futuro“, aveva dichiarato il direttore generale di Ducati Corse. Non resta che attendere, nella consapevolezza che il contratto di Bagnaia scadrà nel 2026 e quindi una porta per il 20enne iberico potrebbe aprirsi.

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