Formula 1GP USA
F1, il “buco nero” di Kimi Antonelli. Solo 3 punti nei GP europei! Ora, all’orizzonte, America e Asia…
Il Mondiale di F1 ha mandato in archivio 18 dei suoi 24 appuntamenti. Siamo, dunque, prossimi all’ingresso nell’ultimo quarto della stagione 2025, che si disputerà interamente al di fuori dall’Europa. Le prossime quattro gare sono programmate tra Nord e Sud America (Texas, Messico, Brasile, Las Vegas), mentre il ‘Gran Finale’ si terrà in Medio Oriente (Qatar, Emirati Arabi).
Chissà che questo non possa essere un bene per Kimi Antonelli, sinora espressosi molto meglio lontano dal Vecchio Continente. Il curioso dato è stato notato dai colleghi britannici di autosport.com ed essendo davvero singolare, merita di essere riportato, analizzato e approfondito.
Fra Imola, Montecarlo, Barcellona, Spielberg, Silverstone, Spa-Francorchamps, Hungaroring, Zandvoort e Monza, il giovanissimo pilota Mercedes ha raccolto appena 3 punti, incappando in quattro ritiri senza mai andare oltre la nona piazza. Viceversa, al di fuori dall’Europa, il teenager bolognese ha conseguito un podio, si è classificato sette volte su otto nei primi sei e ha marcato 85 dei suoi 88 punti!
C’è un po’ di gerrymandering in questa operazione, perché Baku viene considerato uno scenario extra-europeo. Formalmente non è così, ma concettualmente e culturalmente non si può dar torto a chi ritiene l’Azerbaigian un Paese asiatico. Dunque, il dato non viene inficiato da questa collocazione della ‘Terra del Fuoco’.
Si tratta solo di un caso, oppure c’è una ragione specifica? Non si può scomodare il paradosso legato conoscenza dei tracciati, nel 2024 in Formula 2 gli appuntamenti sono stati distribuiti in maniera pressoché equa tra Europa e resto del mondo. Certo, Antonelli è cresciuto nel Vecchio Continente, ma non si può pensare che la Formula Regional o i Kart rappresentino punti di riferimento se comparati alla F1.
Probabilmente è solo una coincidenza. Di sicuro c’è che la stagione d’esordio dell’emiliano sarà marcata da questa dinamica singolare. Tutti i suoi risultati più prestigiosi saranno stati conseguiti al di fuori dall’Europa, nella speranza che da qui a fine dicembre la differenza tra il suo continente d’origine e il resto del mondo possa farsi sempre più marcata.
