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Basket

Basket, i migliori italiani della prima giornata di Serie A. Alviti vola, Della Valle c’è. Torresani e Cheickh Niang, onda giovane

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Davide Alviti
Alviti / Ciamillo

Parecchie le buone indicazioni giunte dal primo turno del campionato di Serie A 2025-2026, quello che forse più di altri sta vedendo curiosità in merito alla gioventù che cerca di avanzare lungo la strada che può portare verso l’altissimo livello (leggere alla voce NBA, ma non solo: ormai anche il discorso NCAA, con i suoi tanti cambiamenti, è aperto).

MVP, miglior italiano della giornata, ma anche miglior giocatore dell’intero primo turno di Serie A, è Davide Alviti. Per lui 36 di valutazione nella pirotecnica vittoria di Varese a Sassari, ed è la migliore della sua intera carriera in A. 26 punti, 2/2 da due, 5/8 da tre, 7/8 in lunetta, 3 rimbalzi, 4 assist, 3 palle recuperate, 7 falli subiti, il tutto in 34 minuti nei quali soprattutto i primi tre quarti gli sono serviti a costruire ciò che poi il resto dell’Openjobmetis ha chiuso (con fatica, visto quanto è risultato indomito il Banco) nell’ultimo. Il classe 1996 di Alatri indica subito la strada e, nel dopopartita, si è anche tolto qualche sassolino dalla scarpa verso chi vedeva i biancorossi come destinati alla retrocessione. Il che, effettivamente, è stato un po’ esagerato, perché il mix della squadra non ha niente della squadra che deve finire ultima o penultima. Da una parte bene anche Matteo Librizzi con 14 punti, dall’altra buon Luca Vincini con 11.

A Brescia serve un supplementare per riuscire a prevalere contro Treviso, in quello che è un confronto intergenerazionale a livello tricolore. Da una parte, per la Germani, il solito impagabile Amedeo Della Valle: 24 punti in 35 minuti con 3/4 da due, 4/7 da tre, 6/6 in lunetta, 3 rimbalzi e 5 assist con un paio di chicche non da poco: la palla per la tripla di Burnell che vale l’overtime, l’affondata durante il parziale che trascina la sua squadra verso la vittoria. Anche per Treviso, però, un segnale buono c’è. Lo lancia David Torresani: si era dichiarato la scorsa estate per il draft NBA, quest’anno vuole far capire di valere un livello che è più che alto. Il classe 2005 milanese comincia da 12 punti in 26 minuti, il che è parecchio specie dovendo condividere il ruolo con uno che in Italia abbiamo ammirato parecchie volte, Joe Ragland. Per Torresani anche 5 rimbalzi e 6 assist per 18 di valutazione, a mani basse la miglior partita della sua carriera in A anche perché prima di oggi di spazio non ne aveva avuto granché.

Continua però a stupire un altro dei nomi che sono balzati all’occhio dell’universo cestistico tricolore. Si tratta di Cheickh Niang. Il fratello di Saliou (di cui parleremo) ha vissuto un’altra giornata di gloria. Vero, contro la Cantù vista domenica era impossibile perdere (ma i biancoblu si riprenderanno: quante volte abbiamo visto le squadre salite dall’A2 subire distacchi enormi a inizio campionato e poi correggere in corsa le cose?). Però è altrettanto vero che 15 punti e 6 assist, a 17 anni, non sono molti in Serie A a farli. E soprattutto c’è quella ben precisa schiacciata, partendo dall’arco, in cui vede l’area totalmente sguarnita, ci s’infila e fa saltare l’intero palasport trentino. All’Aquila Basket, per farla breve, stanno vivendo un momento d’oro con i propri giovani. E anche Patrick Hassan sta iniziando a muovere buoni passi nel campionato.

Contro una Milano nella quale, nonostante il doppio turno di Eurolega, giocano spesso i big più Mannion e Ricci e meno quelli che potrebbero avere più spazio in campionato, è Tortona a prendersi il Forum. Lo fa anche con un Andrea Pecchia che, di fronte alla sua ex maglia (non che sia l’unico ex Olimpia: Baldasso e Biligha, oltre a coach Fioretti, sono passati dalle parti del Duomo), scrive 9 punti, 7 rimbalzi, 3 assist, 18 di valutazione, prova solida, usuale contributo di sostanza. La Bertram intende recitare ancora da protagonista, anche contando la sua vocazione europea di cui vedremo in tempi brevi le prime evoluzioni in Champions League.

Capitolo finale per la Virtus Bologna, che quanto a tricolori non solo si riserva alcuni dei migliori, ma ne dispone ampiamente sul parquet da tempo. Alessandro Pajola fa l’Alessandro Pajola contro Napoli con 9 punti, 3 rimbalzi, 6 assist, la solita vena mordace in difesa e 17 di valutazione; anche Saliou Niang decide di dar spettacolo al di là degli 11 punti, 6 dei quali vengono da schiacciate. Ci sarà tempo per valutare questo e altro in tema di V nere, ma la stagione del “Pajo” pare avviata a essere la migliore di sempre, visto anche quello che è riuscito a fare contro il Real Madrid (e contro un mostro sacro quale Facundo Campazzo).