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Basket

Basket femminile, le giovani italiane da seguire nella stagione 2025-2026 di Serie A. Chi può arrivare in Nazionale

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Cristina Osazuwa
Osazuwa / fiba.basketball

L’ultima estate delle selezioni nazionali giovanili, anche al femminile, ha dato una spinta importante al movimento cestistico tricolore. L’Italia non ha vissuto solo del bronzo europeo della Nazionale maggiore, quello arrivato a trent’anni dalla finale continentale del 1995, ma ha anche dimostrato di continuare ad avere un bacino importante di giocatrici da cui attingere. Ribadiamo il criterio per parlare delle giocatrici intese come giovani: data di nascita non più in là del 2005.

Partiamo dal gruppo dell’Under 20, che poi ricomprende giocatrici in un paio di casi già capaci di vestire la maglia azzurra senior. Di Carlotta Zanardi s’è già detto e scritto tutto negli anni passati; quel che è certo è che a Schio avrà sì spazio più in Serie A1 che in Eurolega, ma resta da capire quanto in più potrà guadagnare anche dal cambio in panchina Dikaioulakos-Lapeña.

Sarà comunque Cristina Osazuwa una delle giocatrici più osservate: ormai l’A2 a Costa Masnaga le stava stretta, così il Geas Sesto San Giovanni l’ha portata in rossonero per rinforzarsi vicino a canestro. Nella rassegna giovanile aveva chiuso a 14 punti e 7,9 rimbalzi di media, in biancorosso era andata in netto crescendo nel corso di una stagione che solo Roseto ha impedito si chiudesse con la promozione. Contro le pari età tra lettura del gioco e uso del corpo in fase difensiva poteva primeggiare, resta da vedere l’impatto della veronese al piano superiore nonché in EuroCup, dove le cose si fanno ben più serie.

Di quel roster troviamo anche Lavinia Lucantoni, confermata a Roseto anche se non avrà, con ogni probabilità, un ruolo da play titolare (non l’aveva neppure con l’Under 20 e alle Panthers è oltretutto rientrata dall’NCAA Silvia Nativi). Delle play, invece, aveva di nuovo fatto intuire un buon futuro Francesca Baldassarre, se non altro perché in mezzo alle 2005 e 2006 lei è una 2008, e due anni, o tre, di differenza a quell’età fanno parecchio. Rimane da scoprire se avrà più spazio dei circa 10 minuti di media della scorsa stagione a Battipaglia. Con l’Under 20 ha viaggiato a quasi 5 punti di media, con l’Under 18 a 11,9 risultando la miglior marcatrice italiana.

Ebbene, anche dall’Under 18 si possono incontrare giocatrici che vedremo protagoniste lungo l’annata di A1. Un nome su tutti, obbligato e che si è messa in luce anche con l’Under 16: Isabel Hassan, classe 2009, ruolo da ala che, dal Basket Roma con furore, ha portato fino alla Reyer Venezia la sua voglia di sfondare anche oltre le giovanili. Si tratta di uno dei maggiori talenti del futuro, che non sarà quello immediato, ma quello delle prossime cinque stagioni, volendo porre un orizzonte degli eventi, sì. Sua compagna di squadra è Emma d’Este, centro che però ha fatto fatica con l’Under 18 anche se nello scorso luglio, a Indianapolis, è stata scelta tra i 40 migliori prospetti internazionali “top high school age” da FIBA e NBA per giocare il Basketball Without Borders Women’s Global Camp.

Nella stessa squadra azzurra anche Emma Giacchetti, perno dell’Under 18 sia nel 2024 che nel 2025 (nel secondo caso ha però dovuto condividere le responsabilità nel ruolo di play) e destinata a cercare di farsi notare negli spazi lasciati liberi da Morrison e Trimboli a Campobasso. Più probabile un suo maggior impiego con l’Under 19 della Molisana, dove condividerà il campo con Beatrice Ceré (anche lei a roster con la squadra maggiore, ma sempre di questioni di spazio si parla). Diverso il discorso per Olivia Ostoni, promossa in prima squadra dalle giovanili al Geas dopo aver percorso tutta la trafila under proprio nel club rossonero con ottimi risultati.