GP AustraliaMotoGP
Bagnaia sconsolato: “Ero un passeggero sulla moto, finire la stagione così è dura”
Sabato da incubo a Phillip Island per Francesco Bagnaia, che ha terminato in penultima posizione la Sprint del Gran Premio d’Australia 2025, diciannovesima e quartultima tappa stagionale del Mondiale MotoGP. Pecco, 11° in qualifica ma retrocesso in 14ma piazza per aver ostacolato Marco Bezzecchi nel suo giro veloce, ha preceduto al traguardo solamente il collaudatore Ducati Michele Pirro, chiamato a sostituire per l’occasione l’infortunato Marc Marquez.
“È stata una giornata molto difficile. Stiamo controllando i dati, cercando di capire cosa sta succedendo. Dai dati è molto chiaro, la moto si scuoteva molto, ma non sappiamo perché. Questo è uno dei motivi per cui stiamo lavorando tanto. Il team ha provato tantissime volte a risolvere la situazione nel corso dell’anno, ma abbiamo capito che è un qualcosa che non dipende dal set-up o dall’elettronica. Stiamo cercando di capire di cosa si tratti“, spiega alla stampa il tre volte campione del mondo.
“In realtà, la normalità sarebbe stata se fosse andata come in Giappone. Ieri andava un po’ meglio, stamattina andava un po’ meglio, poi in qualifica ho iniziato a sentire qualcosa di strano e nella Sprint era impossibile guidarla. Ero di nuovo un passeggero che doveva cercare di controllare gli scuotimenti e in diverse occasioni ho dovuto chiudere il gas in uscita dalle curve: questo è molto strano“, prosegue Bagnaia (fonte: Motorsport.com).
Pecco ammette poi che il suo compagno di squadra avrebbe lottato nelle posizioni di vertice in Australia: “Penso che se Marc fosse stato qui, sarebbe salito sul podio, quindi forse è ancora la moto migliore. Ma in questo momento ci stiamo concentrando sul capire cosa non funziona bene, perché è vero che la nostra moto è molto forte quando va bene. Ma in questo momento le mie due moto, per qualche motivo, non funzionano in modo normale, e non riusciamo a spiegare tutti questi movimenti e tutte queste vibrazioni“.
“All’inizio della stagione non ero contento perché non riuscivo a lottare con nessuno, potevo solo seguire gli altri. Ma la moto più o meno funzionava, in modo diverso rispetto all’anno scorso, ma simile. Da Le Mans, più o meno, e poi dall’Austria, ha iniziato ad andare molto peggio, quindi stiamo cercando di capire perché“, aggiunge il torinese del team ufficiale Ducati.
“Onestamente, finire la stagione così è dura. Ma, come ho detto, fortunatamente c’è stata Motegi, che ha dimostrato qualcosa e può aiutare la squadra, perché sappiamo che in una situazione normale siamo in grado di lottare. E dobbiamo solo capire perché, proprio a Motegi, abbiamo avuto questo tipo di situazione. Ma è difficile da capire, perché in teoria è tutto uguale“, le parole del ducatista.
