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Bagnaia-Ducati, siamo ai titoli di coda? Borgo Panigale vaglia già le alternative
Nuovo week end da dimenticare per Francesco Bagnaia e nuovi dubbi e perplessità in vista del futuro in Ducati. A Motegi (Giappone), Pecco sperava di aver trovato la quadra, ma negli appuntamenti successivi in Indonesia e in Australia il piemontese è tornato nel buco nero. Nel fine-settimana di Phillip Island, dopo essere stato penalizzato nelle qualifiche di tre posizioni in griglia per aver danneggiato Marco Bezzecchi nel proprio giro (da 11° a 14°), Bagnaia ha concluso la Sprint in penultima posizione e con un distacco di 32″408 dal “Bezz”, girando 2″ più lento ogni tornata rispetto a chi si è imposto.
Nel GP domenicale le cose sono andate peggio, vista la caduta in curva-6 quando orbitava in 13ª posizione: “Nel warm up ho fatto una prova ma è stata disastrosa“, aveva spiegato il ducatista parlando ai microfoni si SkySport. “In gara abbiamo provato ad andare nella direzione opposta e ho provato a spingere. Ero al limite, purtroppo non riesco a frenare ed entrare in curva come vorrei, ma almeno stavo provando a spingere di più per recuperare. Sono riuscito a riprendere qualcuno, ma non so se in Malesia avrò il feeling giusto. Ci spero“, ha dichiarato.
“In Giappone pensavamo di aver trovato la quadra per guidare come ho sempre fatto. Se mi trovo nelle condizioni giuste sono veloce. Ma quello che è successo dopo è inaccettabile e indescrivibile. La moto è davvero dura da guidare. Non saprei dire che cosa sia successo dopo il GP di Brno. Preferirei andare oltre. Sappiamo bene che è stato un anno difficile e che c’è qualcosa che non torna nei risultati. Dobbiamo capire“, ha concluso Pecco.
Non si vogliono alimentare altri malumori, stando alle dichiarazioni del Team Manager, Davide Tardozzi: “L’unico pensiero che abbiamo è aiutare Pecco. Sappiamo benissimo che la concorrenza è agguerrita, che Aprilia e le altre marche sono cresciute, ma il pensiero è su Pecco. Non ci sono fratture tra di noi: abbiamo parlato in maniera costruttiva dopo la gara su cosa fare a Sepang, abbiamo delle idee. Credo che un qualcosa proveremo per la Malesia, non so se troveremo una soluzione ma ho sempre grande fiducia nei nostri tecnici e in Pecco“.
Resta il fatto che la situazione in questo 2025 è estremamente negativa e il quarto posto in classifica mondiale alle spalle anche di Bezzecchi (Aprilia) la dice lunga. Cosa faranno Bagnaia e Ducati? In vista del 2026 non vi saranno dei cambiamenti per comprendere se il legame tra il pilota di Chivasso e la Rossa sarà saldo. In caso contrario, dal 2027 tutto potrebbe mutare lo scenario, vista anche la scadenza di contratto al termine dell’anno venturo del n.63.
Nella stagione della rivoluzione tecnica, in cui le moto saranno molto diverse e con meno aerodinamica, il pilota italiano potrebbe decidere di volgere lo sguardo ad altre realtà, nell’eventualità in cui le prestazioni siano deficitarie e il confronto con Marc Marquez impietoso. A questo proposito, l’iberico potrebbe avere voce in capitolo sulla scelta del prossimo team-mate al posto di Bagnaia.
I nomi sono quelli di Fermin Aldeguer, giovane spagnolo del Team Ducati Gresini e particolarmente gradito a Gigi Dall’Igna (Direttore generale di Ducati Corse), Pedro Acosta e Fabio Quartararo, entrambi dotati di grande talento, ma da valutare nella coesistenza con Marc. Da non escludere, a questo proposito, l’arrivo anche di Alex Marquez dal momento che la prossima stagione avrà già una moto ufficiale con Gresini.
E Pecco? Le opzioni potrebbero essere le squadre giapponesi, Yamaha in particolare se dovesse andar via Quartararo, oppure l’Aprilia, volendo rimanere in un contesto italiano, specialmente se le problematiche dello spagnolo Jorge Martin continueranno a esserci.
