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Volley femminile, l’Italia e il muro dell’eterna Classica: c’è il Brasile mai domato per la finale ai Mondiali

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Italia volley
Italia volley / FIVB

Italia-Brasile è una Classica dello sport internazionale, si distingue per un sapore e un fascino indiscussi in ogni disciplina, ha una storia appassionante e ha sempre dato vita a confronti avvincenti in svariati contesti. Un nuovo capitolo andrà in scena oggi (ore 14.30) a Bangkok (Thailandia) in occasione delle semifinali dei Mondiali 2025 di volley femminile: due delle grandi favorite della vigilia si fronteggeranno in un testa a testa rovente con l’obiettivo di accedere all’atto conclusivo da disputare il giorno seguente contro la vincente del confronto tra la Turchia di Daniele Santarelli e il Giappone, previsto alle ore 10.30.

Le Campionesse Olimpiche di Parigi 2024 si presenteranno all’appuntamento con una striscia aperta di 34 vittorie consecutive e dopo aver giganteggiato nelle due settimane della rassegna iridata: 3-0 contro Slovacchia e Cuba e 3-1 contro il Belgio nella fase a gironi, poi un doppio 3-0 rifilato a Germania e Polonia tra ottavi e quarti di finale. Le verdeoro, invece, si sono rese protagoniste di una grande rimonta dallo 0-2 contro la Francia nel proprio raggruppamento, hanno concesso il primo set alla Repubblica Dominicana agli ottavi e poi hanno sudato nei primi due parziali contro le transalpine ai quarti.

Gli ultimi due precedenti, disputati nel corso dell’estate sempre in Nations League, sono favorevoli alle ragazze del CT Julio Velasco: 3-2 nella fase preliminare al Maracanazinho di Rio de Janeiro e 3-1 nella finale di Lodz. La sensazione è che le sudamericane, guidate dal fenomenale Zé Roberto, siano tra le pochissime in grado di impensierire concretamente l’Italia e di metterle in seria difficoltà per l’intera durata dell’incontro, anche se i tentennamenti riscontrati negli ultimi giorni non sono a favore del Brasile. Le due formazioni si sono fronteggiate cinque volte ai Mondiali e hanno sempre vinto le verdeoro, l’ultima tre anni fa in semifinale.

L’Italia andrà a caccia della terza finale della propria storia dopo quella trionfale del 2002 contro gli USA e quella persa nel 2018 contro la Serbia, mentre le sudamericane ne hanno disputate cinque ma senza mai alzare al cielo il trofeo (1994 contro Cuba, 2006 e 2010 contro la Russia, 2022 contro la Serbia). Si affrontano due realtà con un gioco estremamente solido, improntato sul miglior equilibrio tra ricezione e attacco, con validi spunti al servizio e un meccanismo muro-difesa di primo piano: a fare la differenza saranno probabilmente i dettagli e soprattutto la capacità di ruggire nei momenti più caldi dei vari set.

Il vibrante duello tra i due terminali offensivi di riferimento scalderà il pomeriggio: da una parte l’opposto Paola Egonu (con la possibilità di effettuare il doppio cambio con Ekaterina Antropova nella seconda parte dei vari set, l’arma segreta in più dell’Italia), dall’altra la schiacciatrice Gabi, anch’ella ritenuta una delle migliori giocatrici del mondo e reduce dalla stagione pigliatutto con Conegliano. La verdeoro sarà affiancata di banda da Julia Bergmann, che si sta distinguendo per la caratura dei suoi attacchi e l’ottimo rendimento in termini di punti.

Le schiacciatrici dell’Italia saranno Myriam Sylla (ormai giocatrice a tutto campo) e Stella Nervini, già brillante durante questi Mondiali anche se è alla sua prima ribalta su questo palcoscenico. La diagonale del Brasile sarà formata dalla palleggiatrice Roberta e dalla ficcante bomber Rosamaria, mentre la cabina di regia tricolore sarà nelle mani di Alessia Orro. Da non perdere il confronto al centro: da una parte Anna Danesi e Sarah Fahr, dall’altra Diana e Julia, che svettano nella classifica di rendimento per muri. L’Italia può fare affidamento su Monica De Gennaro, il miglior libero del mondo: sarà un fattore determinante nella corsa verso la finale.