Seguici su
LEGGI OA SPORT SENZA PUBBLICITÀ
ABBONATI

TennisUS Open

Cosa ha detto Bublik a Sinner a fine partita. Il dubbio sulla parola finale

Pubblicato

il

Alexander Bublik, Jannik Sinner
Bublik, Sinner / Robert Deutsch-Imagn Images/Sipa USA / IPA Sport

Tu sei veramente bravo, è insano. Io non sono scarso, ma cosa diavolo…“. Col sorriso, Alexander Bublik regala una vera e propria parte 2 all’ormai celebre dialogo dei quarti di finale del Masters 1000 di Miami 2021. Lo fa sull’Arthur Ashe Stadium di New York, dopo aver perso agli ottavi di finale contro Jannik Sinner, lo stesso destinatario del celebre “You’re like fifteen and you play like this?”.

L’originale inglese dello scambio a rete è: “You’re so good, this is insane. I’m not bad, like what the ….“, dove i puntini stanno a specificare una ben precisa parola che, nel mondo anglofono, è di quattro lettere ed è universalmente nota per la sua infinità di possibili accezioni. Il fatto, se vogliamo, divertente è che sul profilo degli US Open la frase è stata cambiata con “You’re the GOAT”. Che non è proprio la stessa cosa (l’acronimo GOAT è Greatest of All Time, e su questo c’è ancora un bel po’ di strada da percorrere).

Dopo la partita, poi, Bublik si è lanciato sui social. E, sul profilo Instagram degli US Open, ha dichiarato in maniera molto chiara quello che già aveva fatto capire nell’intervista prepartita, definendo Sinner un giocatore generato dall’intelligenza artificiale. Sotto il post del risultato del match ha inserito un unico commento: “AI”. Artificial Intelligence. Due lettere, ma chiarissime.

Del resto la stima di Bublik per Sinner è nota da tempo: ne conosce perfettamente la forza. Anche durante il match, in fin dei conti, lo si vedeva sorridere. Non ha preso male la situazione: si è reso conto che oggi, contro questo Jannik, oltre a forzare (aumentando perciò gli errori), c’era ben poco da fare.

Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
SEGUICI