Tennis
Jannik Sinner ha eguagliato un proprio record nella partita contro Marin Cilic a Pechino
Si è fatto un gran parlare di percentuali al servizio per Jannik Sinner. Il 48% di prime in campo, nella finale degli US Open contro lo spagnolo Carlos Alcaraz, è stato tra i temi più dibattuti. Al di là della necessità di variare maggiormente il suo tennis, Jannik ha voluto confermare anche a Pechino l’importanza che ha avere un certo rendimento col fondamentale della battuta.
Ed ecco che il 77.6% di prime di servizio in campo di ieri, contro il croato Marin Cilic, potrebbe esser un’indicazione di quale sia la direzione che Sinner vuole intraprendere. Si parla della necessità di avere costanza col colpo, ricercando la precisione piuttosto che una risoluzione diretta. Questo ragionamento si traduce nel fatto di andare un po’ ad abbassare la velocità media del colpo, favorendo però una precisione migliore, funzionale alla costruzione del punto.
Ed ecco che non stupisce che nel match citato l’azzurro abbia eguagliato la più alta percentuale di prime in campo della carriera in confronti all’aperto (Shanghai 2024 contro Taro Daniel). Di seguito le miglior prestazioni del n.2 del mondo con la battuta da questo punto di vista:
1 – Vienna 2023 contro Sonego (82.8 %) indoor
2 – Vienna 2023 contro Shelton (80.3 %) indoor
3 – Shanghai 2024 contro Daniel (77.6 %) outdoor
3 – Pechino 2025 contro Cilic (77.6 %) outdoor
La sfida contro il francese Terence Atmane, valida per gli ottavi di finale in Cina, potrebbe essere utile a capire se questo risultato sia stato solo un caso, oppure se la ricerca di una maggior precisione sarà il punto di riferimento a cui Jannik si affiderà nel corso dei prossimi match.
