Formula 1GP Italia
Charles Leclerc ammette: “C’è frustrazione per le vittorie della McLaren, non ho mai avuto una macchina per giocarmela”
Media-Day a Monza per presentare il 15° appuntamento del Mondiale 2025 di F1. Sul circuito brianzolo ci si prepara per emozioni forti e nel Tempio della velocità cercherà di dimenticare l’esito poco felice del GP d’Olanda. Doppio ritiro per la Rossa nella gara oranje, in un fine-settimana in cui si è faticato non poco a trovare la quadra dell’assetto.
Andrà diversamente per il round italiano? Se lo augura il monegasco Charles Leclerc, visto il feeling speciale per questo GP. Basti pensare allo splendido successo dell’anno scorso. “Mi ricordo bene come mi sentivo un anno fa e se dimentico com’è andata la domenica penso che il feeling era molto simile. C’era la consapevolezza che sarebbe stato un weekend molto difficile, contro delle McLaren che hanno una marcia in più. Ora però so com’è andata a finire quella domenica: siamo riusciti a fare qualcosa che non pensavamo fosse possibile, quindi quest’anno abbiamo almeno la consapevolezza che si può comunque vincere, anche se sulla carta siamo in una posizione di svantaggio. Quindi non vedo l’ora di mettere la macchina in pista e vedere dove siamo messi rispetto a loro“, ha dichiarato ai media.
Un contesto nel quale la Mclaren sta facendo la differenza: “Realisticamente non ce n’è una dove pensiamo di essere più forti della McLaren, ma ci sono le piste dove saremo più vicini. Spero ad esempio Baku in qualifica, che è sempre stata una delle mie piste preferite. Monza è stata un’altra delle gare dove abbiamo avuto delle sorprese certe volte. Poi ci possono essere Singapore e Las Vegas: Las Vegas è così particolare che qualche volta può venire fuori qualcosa che non ci aspettiamo. A Singapore invece la qualifica conta tanto“.
In conclusione, con la consueta sincerità, Leclerc ha sottolineato l’amarezza di non avere una vettura sufficientemente veloce per imporsi: “Sapere di non poterli battere, se non in circostanze particolari, è frustrante, purtroppo questo feeling ce l’ho da un po’, perché non ho ancora avuto l’opportunità di avere una macchina in grado di battagliare regolarmente per le vittorie. Però questo non cambia la mia motivazione. Anzi, forse questa rabbia la trasformo in motivazione, perché vuoi fare qualcosa di più e che sulla carta non sembra molto realistico. Ma se ce la fai, come l’abbiamo fatto qui l’anno scorso, la gioia è ancora più grande“.
