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Los Angeles 2028, Donald Trump guiderà in prima persona la task force per garantire la sicurezza alle Olimpiadi
Nella giornata di martedì 5 agosto, Donald Trump ha annunciato l’istituzione di una task force, da lui stesso presieduta in qualità di commander in chief degli Usa, che avrà il compito di garantire la sicurezza dei Giochi olimpici di Los Angeles 2028.
L’organo, creato ad hoc tramite un ordine esecutivo, includerà anche il vice-presidente J.D. Vance e altri funzionari di spicco dell’attuale amministrazione della Casa Bianca. Tale task force fa seguito a quella analoga, istituita per gestire la sicurezza dei Mondiali di calcio del 2026, che si disputeranno dall’11 giugno al 19 luglio del prossimo anno tra Usa, Canada e Messico.
Fra i componenti, si leggono i nomi di Marco Rubio (Segretario di Stato), Pete Hegseth (Segretario della Difesa), Kristi Noem (Segretaria della Sicurezza Interna), Scott Bessent (Segretario del Tesoro), Sean Duffy (Segretario dei Trasporti) e Howard Lutnick (Segretario del Commercio). Non è escluso che possano impegnarsi anche in vista dei prossimi Giochi olimpici estivi, i primi a tenersi negli States dopo 32 anni.
Sostanzialmente, la seconda amministrazione Trump sarà pienamente impegnata nell’organizzazione di LA 2028. Non potrebbe essere altrimenti, perché Los Angeles è nell’occhio del ciclone. I devastanti incendi verificatisi a gennaio e le proteste popolari di chi non condivide la politica di tolleranza zero nei confronti degli immigrati irregolari hanno letteralmente messo in ginocchio la città.
Nelle ultime settimane, per garantire l’ordine pubblico, la Casa Bianca ha deciso di schierare nelle strade la Guardia Nazionale e i Marines, andando contro il parere della sindaca Karen Bass e del governatore della California Gavin Newsom, entrambi esponenti del partito democratico.
Già, perchè qui non ci si gioca solo la faccia, bensì qualcosa in più. Non bisogna dimenticare come nel 2028 vi saranno le elezioni presidenziali. Qualsiasi argomento è dunque destinato a diventare oggetto di campagna elettorale. Nel bene o nel male. La mossa ha quindi una valenza strategica anche ad ampio raggio, perché a certi livelli nulla viene lasciato al caso.
