Tennis
Monaco: “Il rovescio di Cobolli è speciale, sul cemento è da top15. Musetti? Gli ottavi non bastano più”
Guido Monaco ha analizzato la partita persa da Flavio Cobolli contro lo statunitense Ben Shelton agli ottavi di finale del Masters 1000 di Cincinnati: “Un grandissimo peccato, la partita è stata per modo di dire alla pari perché nei turni di battuta di Cobolli l’avversario quasi non toccava palla ma poi è bastato un attimo di tensione e di fretta per fare la differenza. Cobolli stava gestendo Shelton e mi vengono due considerazioni: Cobolli su questa superficie ha un livello molto alto, Shelton è uno di quei giocatori di cui cerchi di capire se arriverà in top-5. In alcuni turni di risposta fa delle scene mute, ma è un giocatore che non molla e quando gli dai l’occasione è tosto, è una roccia. Il confronto finale tra i due, dove ha affrontato Cobolli a muso duro, mi fa pensare che non sia un giocherellone come si dice, ma è un giocatore di personalità, come nel doppio famoso contro Vavassori: non si accontenta di vincere, ma le va a cantare. Quello visto ieri era un giocatore in balia di Cobolli“.
L’esperto di tennis si è soffermato sulla risposta di Shelton durante l’ultima partita di Tennismania, trasmissione del canale YouTube di OA Sport: “Non stiamo parlando di uno che non ha risposta, non stiamo parlando di Karlovic o Isner. Solo se vede la chance e solo in determinati momenti riesce ad essere performante in risposta: è sicuramente un fattore che nel tennis moderno, dove rispondono con dei matti, potrebbe non permettere di entrare in top-5. La risposta è un fondamentale che non basta allenare per migliorarlo, lui è un ragazzone che ha iniziato a giocare seriamente a tennis abbastanza tardi e magari non ha sviluppato quella reattività che hanno altri americani. Ha margini di miglioramento, ma fa fatica a rispondere da vicino e magari deve arretrare molto, chi risponde vicino alla riga non lo fa perché è coraggioso ma perché fin da bambino ha sviluppato i riflessi alla Agassi. Non è che le sue partite finiscono sempre 7-6, qualche break lo fa, ma ha delle partite in cui i suoi turni di risposta sono semplici. Shelton ha sbagliato 30 diritti contro Cobolli, a volte sembra un colpo mortifero e altre volte sembra instabile: meccanica molto particolare, palla abbastanza lontana dal corpo, testa della racchetta bassa, impatto con la racchetta che non usa la rotazione, che è particolare per un mancino. Gli impatti sono sempre al limite e il problema è il timing. Può essere il colpo con cui vincere le partite insieme al servizio, ma è tutto work in progress. A me Shelton dà la sensazione che sia migliorato molto pezzo per pezzo, ma faccia fatica a mettere tutto insieme“.
Qualche dettaglio anche sul gioco di Flavio Cobolli: “Cobolli di rovescio è una macchina tirapalle, ha un grande rovescio e di diritto si prende tanti rischi. Il suo colpo speciale è il rovescio, non il diritto. Ha fatto una partita notevole, il rapporto errori-aggressività è stato molto basso. Cobolli può uscirne con delle sensazioni positive, sul cemento sta dimostrando che può valere i primi 15. Vediamo, è tutto in work in progress“.
Lorenzo Musetti è uscito dalla top-10 del ranking ATP: “Musetti deve azzerare e pensare che la stagione inizi ora, iniziando un testa a testa per le Finals. Ci vuole un Musetti super per andare alle Finals, ha bisogno di un paio di risultati pesanti, non bastano più gli ottavi”.
Guido Monaco ha poi proseguito: “Abbiamo portato un po’ sfortuna perché dicevamo che se ti porti Cobolli al momento decisivo diventa difficile e invece… Ci sono dei giocatori che abusano un po’ del coaching, apprezzo Fritz che dice che non ci si può parlare a ogni scambio. Comunque è molto soggettivo, ci sono alcuni giocatori che hanno bisogno di essere stimolati. Chi è il favorito a Toronto? Non rimarrei stupito da nessuno, tutti e otto potrebbero vincere. Chi indovina chi vince il torneo è un bel fenomeno”.
