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Tennis

Matteo Arnaldi subisce la rimonta di Bonzi, niente derby con Musetti a Cincinnati

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Matteo Arnaldi
Arnaldi / Nick Piacente/Sipa USA / IPA Sport

Non ci sarà il derby tra Matteo Arnaldi e Lorenzo Musetti. A impedirlo, dopo due ore e 57 minuti di furiosa lotta, è il francese Benjamin Bonzi, che s’impone in rimonta per 6-7(1) 6-3 6-4 e causa, dunque, la prima eliminazione in casa Italia al Masters 1000 di Cincinnati. Il tutto nell’unico match odierno con azzurri impegnati in questa giornata.

Si comincia senza reali problemi per Arnaldi, anzi è Bonzi a dover tenere due volte la battuta a 30 contro gli otto punti in fila del sanremese quando è lui a servire. Nel quinto gioco, però, l’italiano si ritrova con più di un problema, dato che nel game più lungo del parziale deve anche annullare una palla break. Il francese prosegue dando regolarmente fastidio all’azzurro: 15-30 sia sul 3-3 che sul 4-4, ma arrivano sempre tre punti in fila a non consentirgli di andare più avanti. Poi di reali patemi non ce ne sono più così tanti. Si arriva al tie-break, nel quale è Arnaldi a guadagnarsi il minibreak con un gran dritto lungolinea da lontano in equilibrio precario. Durissimo lo scambio che lo porta sul 4-1, e di lì in avanti è dominio totale del sanremese che prende e porta a casa il 7-1.

Il secondo set sembra iniziare con le premesse della tranquillità, ma arriva un passaggio a vuoto di Arnaldi che gli costa la perdita del quarto gioco a zero e, dunque, porta Bonzi al primo break dell’incontro. Matteo, subito dopo, va sullo 0-30, ma non trasforma il tutto in controbreak neanche quando si entra in battaglia (e ai vantaggi). Nei fatti, Arnaldi si ritrova in seria difficoltà e, sul 5-2, è costretto ad annullare (e lo fa molto bene) due set point. Sul 5-3 l’italiano ha anche un’opportunità di riaprire davvero le cose, riuscendo a guadagnarsi un 30-40 che però si divora, in tutti i sensi, su un passante di rovescio sopra la rete (con Bonzi vicino) potenzialmente non difficile. Dopo poco arriva anche il 6-3 del francese e il conseguente allungarsi del match.

Nel secondo gioco del parziale decisivo è subito Arnaldi a mettersi in luce, guadagnandosi cinque palle break: Bonzi non gli lascia mai modo di trovare un varco reale. Il game, ad ogni modo, è lungo, incerto e anche molto molto duro: dura 26 punti, lo porta a casa il francese e, subito dopo, arriva il momento di rottura per l’italiano, che si ritrova a cedere subito dopo la battuta con diversi errori perlomeno evitabili. Di opportunità, però, il sanremese ne ha altre due, ma anche in questo caso (e sullo scambio) c’è poco da fare. così come su una ulteriore che arriva nel prosieguo. Il “carteggio” tennistico del ligure continua sul 4-3 Bonzi: ancora un tentativo di rientrare, ma è la risposta a uscire di poco stavolta. Il transalpino si fa aggredire dalla risposta di rovescio di Arnaldi sul primo match point, ma lo stesso rovescio tradisce su quello che diventa l’ultimo punto.

Bisogna ribadire un concetto: non è stata la partita dei sogni per nessuno dei due. Lo testimonia anche il conto vincenti-errori gratuiti: 29-59 Bonzi, 23-49 Arnaldi. Pesano le 10 palle break non sfruttate dal sanremese, il vero dato dirimente quando in tutto il resto non c’è una particolare differenza (56%-51% prime in campo, 74%-73% punti vinti con la prima, 55%-60% punti vinti con la seconda, i primi due a favore del francese, il terzo a favore dell’italiano).

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