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Mariella Viale: “Assalti persi all’ultima stoccata? Questione di fiducia. Non ho patito il salto dalla categoria U20”

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Mariella Viale / Bizzi Federscherma

Mariella Viale è stata ospite a OA Focus, trasmissione che va in onda sul canale YouTube di OA Sport, dove ha parlato della propria carriera, dalla prima vittoria nella Coppa del Mondo under 20 fino al passaggio alla categoria senior ed alla partecipazione ai Mondiali assoluti.

La prima vittoria in Coppa del Mondo under 20: “Avevo 18 anni, è un’emozione che sicuramente porterò per il resto della mia vita, perché è stata la mia prima vittoria in Coppa del Mondo, fino a quel momento non ero mai riuscita a salire sul podio. Detto sinceramente, un po’ mi aspettavo che prima o poi sarei salita sul podio a livello internazionale, però non me lo aspettavo alla prima gara della stagione perché era la prima gara di Coppa del Mondo dopo una stagione non proprio positiva per me, perché non ero riuscita a partecipare ad Europei e Mondiali under 20, quindi quella mancata qualificazione mi ha dato poi quello sprint per dare qualcosa in più nella stagione successiva, quindi me la ricordo molto bene, è una una vittoria molto significativa, perché in finale ho vinto 15-14 con una ragazza molto forte, una ragazza francese, quindi è un bellissimo ricordo“.

Il passaggio dalla categoria U20 alla senior: “Sicuramente c’è tanta differenza, soprattutto a livello di preparazione all’assalto. A livello giovanile si è più leggeri quando si deve tirare l’assalto, invece a livello assoluto c’è tutta una preparazione molto importante dietro, soprattutto mentale. Poi ovviamente a livello tattico c’è tanta differenza, perché comunque gli assalti si iniziano a preparare da subito anche a livello tattico. Devo dire che non ho subito tantissimo il passaggio di categoria, perché comunque avevo già fatto in precedenza tante gare a livello assoluto, quindi non è stato un nuovo inizio, ma solo un passaggio di categoria“.

L’importanza di avere delle compagne di squadra dal palmares importante: “Sicuramente è una bellissima esperienza perché comunque vedi persone che hanno partecipato alle Olimpiadi, che hai sempre visto in tv, però io arrivo molto leggera rispetto a loro, molte volte vorrei passare loro la mia leggerezza. Quando c’è tanta passione, c’è anche molta ansia, molta pressione, com’è normale che sia“.

La differenza tra i Mondiali U20 ed i Mondiali assoluti: “Nel Mondiale under 20 a Wuxi arrivavo con abbastanza pressione, ma non tanto perché mi era stata data, ma perché io la sentivo, perché era il mio ultimo Mondiale di categoria e purtroppo ho perso per una sola stoccata per andare a podio. Ovviamente c’è tanta differenza, perché ad uno arrivi da outsider, ovviamente parlo di quello assoluto, ed invece in un altro arrivi da quasi favorita, perché comunque su tre gare di Coppa del Mondo che ho disputato, in una sono arrivata prima, in un’altra seconda perdendo a 14, quindi mi ero data abbastanza pressione. In quello assoluto invece non avevo tanta pressione, era più una scoperta, perché comunque non sapevo se dovevo affrontarlo come avevo affrontato quello di Wuxi oppure cambiare approccio. Sicuramente l’approccio non è stato negativo, perché nel girone sono riuscita a passare direttamente al giorno successivo, anche se avrei potuto fare meglio, perché ho subito una sconfitta nel mio ultimo assalto del girone, che forse mi è costata un po’ la posizione bassa, e quindi prendere subito una testa di serie così alta nel ranking. Però al di là di tutto, anche il match con Ilieva non è stato negativo, forse a lei ha aiutato molto l’esperienza“.

Le molte sconfitte di misura subite dagli azzurri: “Nelle fasi finali dei match abbiamo più una percentuale di sconfitta che di vittoria, questa è una cosa oggettiva. Forse quello che aiuta l’avversario è sicuramente la fiducia che un po’ manca al gruppo italiano, io adesso sono entrata, però sentendo e comunque vivendo anche la vecchia Nazionale, un po’ di fiducia mancava, perché comunque i risultati scarseggiavano. Nulla da togliere alle altre compagne, è sicuramente un mondo molto difficile, però stiamo lavorando principalmente su questo, sul riuscire a chiudere il match, sul non partire subito in svantaggio. Ovviamente il percorso è lungo, è inutile dire che è importante arrivare pronti tra un anno, quando inizia la qualifica olimpica, quindi stiamo lavorando per quello e cerchiamo di superare i nostri errori“.

CLICCA QUI PER L’INTERVISTA COMPLETA A MARIELLA VIALE

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