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Tennis

Jannik Sinner chiede strada a Mannarino per i quarti a Cincinnati, Nardi cerca l’impresa con Alcaraz

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Jannik Sinner
Sinner / Aaron Doster-Imagn Images/Sipa USA / IPA Sport

Ottavi di finale al via a Cincinnati, dove il Masters 1000 maschile e il WTA 1000 femminile sono di scena in un luogo che, nelle ultime due giornate, tra incendi, interruzioni di corrente, tabelloni pubblicitari spenti, allarmi suonati a caso e infine pioggia ne ha viste un po’ di tutti i colori. C’è un chiaro appuntamento in casa Italia nei singolari, ed è quello legato a Jannik Sinner. Ma, come vedremo, non solo: l’altro nome da tenere d’occhio è quello di Luca Nardi, perché si disputano oggi quasi tutti gli ottavi di finale (più la fine di Nakashima-Zverev e tutta Shelton-Bautista Agut: il quasi è qui, perché il vincitore di questa sfida non giocherà con Lehecka in giornata).

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Il numero 1 del mondo affronta per la quarta volta in carriera Adrian Mannarino, con il 37enne francese che ha fatto un sostanziale numero: superare le qualificazioni, infilare Thompson lasciandogli quattro giochi, Machac lasciandogliene sei e, infine, Paul rimontando un set di svantaggio. A questo punto, però, è difficile immaginare che la sua corsa possa proseguire. Del resto, sebbene non sia stato soddisfatto del suo livello contro il canadese Gabriel Diallo, Sinner ha innanzitutto battuto Mannarino tre volte anche in epoche che non avevano i crismi dell’attuale, e poi non ha in generale un solo colpo contro il quale, nella fattispecie, possa avere delle difficoltà. In buona sostanza, c’è la possibilità di fare un altro passo in su verso la difesa dei 1000 punti che, poi, sono quelli della vittoria di un anno fa.

All’orizzonte c’è una possibile sfida con il canadese Felix Auger-Aliassime, che si è mostrato in buona forma fino a questo momento, ma deve stare attento alle ambizioni ormai irrefrenabili di Benjamin Bonzi. Il francese, finora, si è esibito in ben tre rimonte contro Arnaldi, Musetti e Tsitsipas: da una parte senz’altro l’adrenalina può scorrere nelle vene in modo molto interessante, dall’altro c’è sempre il dilemma della fatica (per quanto diluita dall’attuale format dei 1000). E c’è ancora Francia, anche qui dalle qualificazioni, nel terzo ottavo di giornata, visto che Terence Atmane prova l’impresa quasi impossibile contro Taylor Fritz dopo aver collezionato gli scalpi di Cobolli e Fonseca. Contro il californiano, però, pare impresa quantomeno improba. Semmai, il match più significativo può essere quello tra Frances Tiafoe e Holger Rune, due caratteri non così diversi, ma che possono prendere fuoco facilmente se incrociati. E l’eventualità si è verificata una sola volta: in semifinale, un anno fa, proprio a Cincinnati.

Nella parte bassa, assodata la problematica Shelton-Bautista Agut di cui Lehecka è coprotagonista involontario, qualora Zverev chiudesse il suo 6-4 5-4 con Nakashima, avrebbe la rivincita contro Karen Khachanov: è ancora fresca nella memoria di molti la sfida di semifinale vinta dal russo al terzo set in quel di Toronto, il che ha poi portato a una finale persa proprio contro Shelton. Ma la parte bassa è anche, e soprattutto, un altro pezzo d’Italia. Un pezzo che si chiama Luca Nardi, il quale per la seconda volta in pochi mesi si trova a sfidare Carlos Alcaraz: a Doha la sfida era stata più serrata del previsto, un secondo turno finito al terzo set. La speranza è che la fiducia guadagnata dal pesarese lo porti a giocarsela senza timori di sorta, proprio come quel giorno nel Qatar. Il vincitore se la vedrà con uno tra il russo Andrey Rublev e uno degli altri inattesi di questi ottavi, l’argentino Francisco Comesaña, bravo a togliersi dalla “trappola” Opelka, che non ha lo status di tre o quattro anni fa, ma nella quale è caduto de Minaur.

In campo femminile, invece, le cose partono da Aryna Sabalenka che, da numero 1 del mondo, ha un match non da sottovalutare con la spagnola Jessica Bouzas Maneiro. Una giocatrice mai troppo facile, perché sa come stare in campo in situazioni anche mentalmente non congeniali, e di scalpi (Leylah Fernandez a Cincinnati, ma non solo) ne ha collezionati. Il match più atteso in alto è però quello tra Elena Rybakina e Madison Keys: bisognerà di sicuro preparare gli elmetti con la kazaka e l’americana, ma sarà la sfida di cartello in assoluto da queste parti. Se le due fossero in contemporanea giornata positiva ne potrebbe uscire uno dei confronti dell’anno. Per Iga Swiatek quasi un confronto generazionale: la polacca trova la rediviva rumena Sorana Cirstea, sempre a segno in tre set nell’Ohio e a 35 anni capace del miglior risultato in carriera nel torneo. Infine l’ottavo russo tra Ekaterina Alexandrova e Anna Kalinskaya, l’una secondo previsioni, l’altra un po’ meno. Previsti inoltre la conclusione di un combattuto Linette-Pegula e l’intera disputa di Tauson-Veronika Kudermetova (che, già da sola, è una signora sfida).

Previsti poi alcuni match di doppio anche con coinvolgimento italiano. Assodato il passaggio ai quarti di finale di Musetti/Sonego per ritiro di Lehecka/Mensik (anzi, di Mensik), Simone Bolelli e Andrea Vavassori devono fare attenzione al non banale duo di casa Cash/Tracy, che ha ricevuto una wild card, ma è un match forse maggiormente possibile rispetto ad altri confronti spettacolo lungo tutto l’arco del tabellone. E a tal proposito occhio anche a quanto avranno di fronte Sara Errani e Jasmine Paolini, attese da Linette/Tauson e anche nella parte di tabellone in cui la pioggia ha lasciato in sospeso possibili sorprese, partite incerte e quant’altro.