Tennis
Carlos Alcaraz: “Sinner non stava bene, l’ho capito dopo tre game: era più aggressivo e faceva errori”
Carlos Alcaraz ha vinto il Masters 1000 di Cincinnati al termine di una finale durata appena 23 minuti, visto che Jannik Sinner si è ritirato quando si trovava sotto per 5-0 a causa di evidenti difficoltà fisiche. Lo spagnolo ha così potuto alzare al cielo il trofeo sul cemento statunitense dopo aver perso l’atto conclusivo di Wimbledon proprio contro il fuoriclasse altoatesino e si è così ulteriormente avvicinato al numero 1 del mondo alla vigilia degli US Open.
Durante la conferenza stampa che ha fatto seguito all’incontro, il talentuoso iberico ha svelato quando si è accorto delle condizioni non ottimali dell’azzurro: “Penso che dopo il terzo game mi sia accorto che non stava bene. Lo conosco bene, abbiamo giocato tante battaglie negli ultimi due anni, so il suo stile e il suo gioco. Dopo il terzo game ho notato che era più aggressivo del solito e commetteva errori molto prima nello scambio, cosa poco abituale per lui. Ho percepito che il suo linguaggio del corpo non era il migliore. Quindi sì, attorno al terzo game ho capito che non si sentiva bene”.
Carlos Alcaraz ha rivolto un messaggio al 24enne italiano: “Ovviamente non è il modo in cui desideravo vincere la finale. Prima di tutto, voglio augurare una pronta guarigione a Jannik. Spero che tra pochi giorni possa stare bene, allenarsi per lo US Open e continuare a giocare ad alto livello. Per quanto riguarda me, sono molto felice di poter sollevare il trofeo. Dopo la finale persa nel 2023 desideravo davvero conquistarlo. Per questo sono molto orgoglioso e felice di esserci riuscito”.
Il numero 2 del ranking ATP si è soffermato anche sul doppio misto degli US Open, che si disputerà tra oggi e domani: “Penso sia una buona iniziativa. Il programma non è il migliore, dato che giochiamo già domani, ma il concetto mi piace molto. Sarà una novità per me e credo che mi divertirò molto, soprattutto giocando con Emma (Raducanu, n.d.r.). Sarà difficile contro Draper e Pegula, ma cercherò di godermi l’esperienza, osservare il campo, le condizioni di gioco e dare il massimo. Credo che sarà molto divertente e utile anche come preparazione”.
Carlos Alcaraz si è proiettato verso gli US Open: “Prima di ogni Slam avevo giocato moltissime partite e mi preparavo in un certo modo. Ora mi sento diverso, con maggiore fiducia, e gioco bene su una superficie diversa. New York è un luogo che amo, lì ho conquistato il mio primo Slam e ricevo sempre molto affetto. Lo scorso anno sono rimasto deluso dal mio livello, quindi quest’anno voglio mostrare il mio miglior tennis e andare il più lontano possibile”.
