Superbike
Superbike, in Ungheria Bulega sarà cacciatore e non più lepre. Ruoli invertiti con Razgatlioglu
Il Mondiale Superbike 2025 si appresta a vivere l’ottava delle sue dodici tappe. Nel fine settimana del 26-27 luglio si scoprirà il contesto del Balaton Park, il nuovissimo autodromo costruito in Ungheria. La pista, inaugurata nel 2023, è già stata modificata con l’aggiunta di una chicane per spezzare quella che era una lunghissima piega verso sinistra e con il ridisegno delle ultime due curve.
Tanto di cappello agli organizzatori, mossisi in questo modo per garantire l’assoluta sicurezza ai centauri. Il round della Superbike rappresenterà peraltro la prova generale in vista dell’approdo della MotoGP, programmato a fine agosto. Si fa sul serio, in terra magiara, con buona pace di chi inseriva l’impianto nella categoria dei “castelli in aria” rappresentati dal finnico Kymi Ring e dal kazako Sokol Race Track.
Ovviamente, il tema forte del fine settimana ungherese sarà il duello per il titolo fra Toprak Razgatlioglu e Nicolò Bulega, i quali si presenteranno al Balaton Park in una situazione inedita. Per la prima volta da inizio stagione, il turco precede l’italiano in classifica generale. L’anatolico ha vinto otto delle ultime nove gare, ribaltando i rapporti di forza iniziali.
Per la verità, la partita è tutta da giocare. I due sono separati da soli 4 punti quando ne restano 310 sul piatto. L’augurio è quello di constatare una reazione dell’emiliano. Non per partigianeria o simpatia, bensì per poter assistere a una sfida sul filo del rasoio il più a lungo possibile. Il sogno, sarebbe quello di vedere uno “spareggio” nella gara-2 di Jerez de la Frontera, il prossimo 19 ottobre. Vi si arrivasse con questa situazione di classifica, sarebbe esattamente ciò a cui assisteremmo.
Non c’è molto altro da dire. Il resto del plotone vive in una posizione subordinata al Campione e allo Sfidante. Vedremo però come si comporteranno gli altri centauri Ducati in caso di gare ravvicinate. Razgatlioglu è da solo, Bulega può eventualmente contare su alleati. Almeno teoricamente, perché proprio il compagno di squadra Alvaro Bautista non ha dato per scontato il fatto di volersi rassegnare al ruolo di scudiero…
