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Jannik Sinner torna a brillare: il momento in cui si è accesa la lampadina contro Shelton
Jannik Sinner supera 7-6(2) 6-4 6-4, in due ore e diciannove minuti lo statunitense Ben Shelton nel match valevole per i quarti di finale del torneo di Wimbledon e ritrova così, dopo due anni, la semifinale nel terzo Slam stagionale. Nel prossimo turno il numero uno del mondo ritroverà sulla propria strada Novak Djokovic, già battuto al Roland Garros, nella riedizione della semifinale del 2023.
L’avvicinamento al match del numero uno non era stato certamente il più sereno. La caduta nel primo game del match con Grigor Dimitrov con annesso problema al gomito, il successo ottenuto grazie al ritiro dell’avversario, la risonanza magnetica di controllo, l’allenamento sui campi al coperto di ieri pomeriggio erano stati i passaggi che avevano destato più di una perplessità sulle condizioni dell’altoatesino.
Il primo favorito del seeding londinese è invece sceso in campo regolarmente indossando un tutore al gomito, ha iniziato la partita contro un avversario nei confronti del quale conduceva per cinque a uno nei confronti diretti e, pur non offrendo la miglior versione del proprio tennis, si è aggiudicato il primo set al tie-break.
Shelton, come da consolidate caratteristiche tecniche, è un martello con la sua battuta mancina e su una delle sue sassate, sul 3-2 del secondo parziale, il tennista italiana stecca la risposta e si tocca la parte infortunata. Il momento della verità arriva però nel finale di frazione quando si accende la lampadina e il numero uno del mondo torna a brillare.
Nell’ultimo game del secondo parziale Sinner sale di giri, alza in maniera esponenziale il livello del proprio tennis e torna ad essere il giocatore che non si vedeva dal Roland Garros. Diritto, rovescio, non c’è differenza, arrivano bordate imprendibili da tutte le parti di campo, colpi a cui l’americano non riesce ad opporsi. La ritrovata convinzione, la serenità di chi non pensa più ai problemi extra campo e si concentra sulla possibilità di esprimere il proprio straordinario potenziale rappresentano le migliori garanzie in vista delle sfide decisive del torneo.
